La passeggiata in montagna
Data: 15/08/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: segati, Fonte: RaccontiMilu
... quindi usci dalla baita’cosa cercava fuori ?…spero’.spero non quello che penso io ! Una volta mi aveva frustata con dell’edera, i segni ed il fastidio mi sono rimasti per giorni’speriamo di no’ Rientrò dentro dopo qualche minuto… sembrava soddisfatto da come sghignazzava’ Prima di avvicinarsi a me prese dalla sua borsa una pallina di quelle da mettere in bocca con le cinghie. Mi face spalancare la bocca e la infilo dentro, assicurandola stretta. Ora la mia voce altro non era che un mugolio indistinto. Mi disse: ‘nessuno passa mai da queste parti’ma le tue urla potrebbero echeggiare per la valle’meglio evitare, e Camilla ? dai’indovina un po’! ‘oggi tutta natura! S’inizia con quella che tu preferisci’.ti ho trovato un bel mazzo di edera !!’ Subito mi agitai ma inutilmente’avrei peggiorato la mia situazione’non mi resto che stringere forse i denti sulla pallina ed aspettare il primo colpo’che non tardò ad arrivare. Mi si parò dietro, ed inizio a colpirmi. Prima con colpi leggeri, poi via via sempre più forti. I colpi andavano dal basso verso l’alto, la pianta e le sue piccole asperità s’inoltravano dentro la fica , nel solco del culo’.ben presto il prurito ed il bruciore divennero insopportabili’.più che mi dimenavo e più che lui insisteva. CIAF CIAFCIAF’. Lacrimavo come una fontana’.piangevo, cercavo di dire basta’ma la mia voce era indistinguibile, e lui godeva in tutto questo. A volte sembrava rallentare per prendere meglio la mira, o, magari, per capire dove ancora poteva ...
... infierire’.era diabolico. Poi finalmente smise’ormai la pianta era un inutile arbusto tutto sfatto. Mi aveva sodomizzata ed umiliata’cosa altro poteva mai avere in mente ? ‘non era ancora soddisfatto ? Prima di liberarmi per farmi cambiare posizione senti che scattava delle foto’gli piaceva mostrarmi i ricordini che mi aveva lasciato. Gli piacevano i dettagli, in alta definizione. Poi mi liberò da quella posizione, ero tutto un dolore. Le mie braccia erano pesantissime e le gambe tremavano per lo sforzo, per non parlare dell’irritazione che circondava il mio sesso’avevo le labbra della fica che mi bruciavano da morire. Mi consenti di stare qualche istante in piedi, questo mi fece rilassare le braccia, meno male perché mi facevano davvero molto male. Mentre stavo in attesa come una slave è tenuta a fare, senti che armeggiava con qualcosa che cigolava’scopri che era una carrucola. Probabilmente l’aveva agganciata a qualche trave di legno che attraversava la stanza da parete a parete. Torno ad occuparsi di me.. mi mise delle polsiere che poi aggancio alla fune che proveniva dalla carrucola. Lentamente inizio a tirare il cavo finche i miei piedi quasi non toccavano terra. Mi guardo soddisfatto’la sua preda appesa come carne da macello. La passerina gonfia, il culetto in fiamme’temevo le sue prossime mosse’ Sapevo che avrei poi avuto il mio orgasmo’che voglia che avevo’nonostante tutto ero eccitatissima. La mia conchiglia secerneva umori, e lui se ne rendeva conto. Se ne andò ...