Zio Carlo e le lezioni di pompino
Data: 05/08/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ALBIFEETLOVERS, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Sara, ho trent’anni e sono alta 1m e 70cm, capelli biondi, una terza abbondante di seno ed un culetto da favola. Ma soprattutto un faccino acqua e sapone che nasconde un’anima da vera puttana di strada. Vi presenterò alcune delle mie avventure, incominciò da quella in cui mio zio Carlo mi insegnò la ricetta del pompino perfetto.
Con lo zio Carlo avevamo deciso di vederci in un motel, l’unico modo per appartarci tranquilli senza destare sospetti. Era primo pomeriggio ed eravamo nudi nel lettone, slinguandoci dolcemente tra le coperte, quando lo zio si staccò da me e mi disse che oggi era giorno di lezione di pompini: “Il primo lo prenderai direttamente in bocca, e occhio troietta a non perdere neanche una goccia!” mi disse con bonaria severità, “Il secondo te lo spalmerai sul tuo bel pancino, e il terzo servirà a farmelo tornare duro per poi incularti. Ti insegnerò come alternare ciucciate a leccate, e segreti vari per far venire duro il tuo uomo o direttamente sborrarti addosso. Pronta?” Al mio assenso mi spinse la testa verso il suo attrezzo, e seguendo i suoi consigli incominciai ad alternare succhiate profonde a leccate alle palle e all’asta. “Lecca e mordicchia la punta, ahhh così Saretta!”, e io aumentai ed abbassai il ritmo in un crescendo spettacolare, la mia bocca era un’idrovora e il cazzone diventava sempre più largo e lungo. “Passatelo sulle tette, daii!”, e avvicinai le mie tettone al suo cazzo facendo una sublime spagnola che mandò in orbita lo ...
... zione. “Ohh piccola”, mugolò senza fiato Carlo e dopo qualche minuto ripresi in bocca il pene lappandolo sempre più velocemente, alternando strizzate alle palle con le mie dita. “Sìììì anche i coglioni, sto venendo Sarettaaa” e all’improvviso nella mia bocca esplose una bomba di sborra che mi lasciò senza fiato, in parte ingoiandolo e in parte sputandolo. “Raccogli troiaaaa” mi urlò lo zio, e per non lasciare tracce del nostro peccato leccai una per una le gocce di sperma mentre mi infilava due dita in figa. “Ohhhhhhhhhhh zio” urlai, e lui con uno schiaffo sul sedere finì la prima seduta di pompini spedendomi a pulirmi in bagno.
Ritornai dal bagno vestita solo dell’accappatoio, che mi sfilai ai piedi del letto, dove mi aspettava lo zio seduto sul bordo. Con uno sguardo lascivo e senza parole mi inginocchiai sulla moquette incominciando a spompinarlo, in questo bocchino avrei dovuto farmi inondare tutto il corpo e non intendevo deludere Carlo! Memore delle istruzioni precedenti, diedi fondo a tutto il repertorio di ciucciate, leccate, colpetti alla punta del glande, e ovviamente lunghi minuti di spagnola dove il cazzone esplorò il canale delle mammelle su e giù mentre lo zio gemeva sempre più eccitato, “Dacci di saliva Sara allagamelo!!!” urlò, e io ripresi la mazza in bocca letteralmente ungendola di saliva, e a quel punto decisi di dare il tocco finale ciucciando e manovrando la base con la mano, al gemito strozzato del mio stallone capì che stava scoppiando lo sperma, mi ...