1. Il Regno Oscuro – Capitolo 9


    Data: 08/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... che tu sappia cosa pensano coloro che furono tue compagne di cella del tuo nuovo sistema di schiavitù – a queste parole due guardie si affiancarono alla donna e la bloccarono per le braccia, tenendola stretta. Mikela cercò di divincolarsi, ma solo per alcuni attimi, giusto il tempo di rendersi conto che era inutile ribellarsi.
    
    – Portate Mikela nella grande cella, legatela al muro come tutte le altre schiave, con tanto di anello di ferro in bocca – sentenziò l’Imperatore sorridendo – Poi slegate le sue compagne e lasciatele tutte nella stessa cella. Così sapremo cosa pensano quelle schiave del nuovo sistema
    
    Tutti gli occupanti della sala risero alla punizione decisa dal sovrano. Tutti ne colsero l’ironia, facendo commenti divertiti su ciò che sarebbe accaduto a Mikela. L’unica a non cogliere l’ironia, fu proprio Mikela, che iniziò a urlare disperata – No mio Sire no! Non questo! Non questo!
    
    Tutte le urla furono inutili. Mentre un altro individuo si avvicinava al trono per chiedere udienza, Mikela fu trascinata via dalla sala, verso le grandi scale di pietra che scendevano verso le prigioni. I soldati non furono delicati con lei, la strattonavano ogni volta che la ragazza rallentava e, una volta giunti alle prigioni, la denudarono. Quando la introdussero nella grande cella, le altre schiave iniziarono a mugugnare qualcosa di non comprensibile, bloccate da quegli anelli di ferro. Le ammanettarono i polsi al muro e ognuno di loro le afferrò una caviglia. La sollevarono ...
    ... fino a piegarla su sé stessa, con le cosce ben aperte, incatenandola in quella terribile posizione. Mikela continuava ad urlare disperata, implorando pietà, facendo proposte oscene e indecenti alle guardie pur di scampare al supplizio. I soldati sembrarono ridere della cosa e, senza pietà, le bloccarono la bocca con l’anello di ferro.
    
    – Vuoi vedere una cosa divertente? – domandò uno dei due afferrandosi il pene, lasciato nudo dall’armatura imperiale. Era teso ed eretto. L’asta era percorsa da alcune vene in rilievo che terminavano in una cappella molto larga e arrotondata. Il soldato puntò il membro verso la bocca di Mikela. L’anello era abbastanza largo da contenerlo, e l’uomo lo spinse al suo interno. La donna sentì il glande spingerli sulla lingua, poi fino al palato. Chiuse gli occhi impotente e immobilizzata, mentre subiva il primo di quelli che sapeva sarebbero stati tanti abusi.
    
    – Cretino finiscila – disse ridendo la seconda guardia avvicinandosi ad una schiava – Sleghiamo queste, che ci divertiamo di più.
    
    I due tolsero le catene a tutte le altre schiave, liberandole dall’anello in bocca, per poi uscire dalla cella e chiuderla alle loro spalle. Rimasero poi lì, a godersi lo spettacolo che non tardò ad arrivare. Le schiave infatti impiegarono davvero poco tempo per riprendersi dall’infinito supplizio subito. Sembrarono rinvigorite vedendo la donna che le aveva ridotte in quello stato, costretta a sua volta. Era insieme a loro, in quella cella, pronta a subire ...
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