1. Il Regno Oscuro – Capitolo 9


    Data: 08/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... ucciderti
    
    L’Imperatore non sembrò turbato da quelle notizie. Lanciò un’occhiata glaciale alla schiava che subito cercò di impegnarsi di più nel suo lavoro.
    
    – E qual è la buona notizia Biscia? Rallegrami
    
    – La buona notizia è che il capello di vergine è inutilizzabile – annunciò il Generale con una luce maligna negli occhi da rettile – Un mio agente ha deflorato la vergine. Quindi i ribelli non potranno fare l’incantesimo e tu non perderai il tuo potere nemmeno per un secondo.
    
    – Sapevo non mi avresti deluso – rispose l’Imperatore sorridendo – Tu sì che sei affidabile. Non come certi elementi alla mia corte.
    
    Detto ciò l’uomo colpì la schiava con un ginocchio scostandola via – Portate via questa incompetente.
    
    Due guardie si avvicinarono al trono e presero la schiava per le braccia.
    
    – No mio Sire! No mio Imperatore! – urlò la schiava in preda al panico – Vi supplico! Posso fare meglio! Non riportatemi in cella! Posso succhiarlo meglio! Posso essere migliore!
    
    Le sue urla caddero nel vuoto, l’uomo non si curò di lei, continuando a guardare il Generale Biscia.
    
    – Io andrò a Sud, e affronterò quel traditore di Lorenzo con le tue truppe. Tu prenderai le tue truppe e muoverai a Nord, e affronterai i ribelli – l’Imperatore aveva un tono perentorio e deciso – Va a preparare le truppe Biscia, non deludermi.
    
    Questa con un inchino si allontanò dal trono. Un attimo dopo fu Mikela ad avvicinarsi al sovrano. La responsabile delle prigioni tremava quasi. Il terrore ...
    ... le si leggeva nello sguardo e la paura le faceva mancare il respiro.
    
    – Mio! mio Imperatore – disse inchinata davanti a quel trono. L’uomo non aveva più una schiava che gli succhiasse il membro, quindi quest’ultimo svettava alto e possente davanti a Mikela inchinata, oscillando leggermente. Il sovrano non la degnò nemmeno di una parola, ma con un gesto la intimò di farsi avanti.
    
    – È sorto un problema mio Imperatore – disse Mikela alzandosi in piedi, al cospetto del trono – Mikael è scappato
    
    – Tu stai cercando di dirmi che Mikael, che fu stregone di corte, ti è sfuggito sotto il naso? – chiese l’Imperatore con un’aria stranamente tranquilla.
    
    – Si mio Signore – ammise Mikela, mentre sentiva le gambe cederle dal terrore.
    
    Calò il silenzio nella sala. Durò fin troppo. La nuova responsabile delle prigioni avrebbe voluto morire piuttosto che rimanere al suo cospetto, attendendo il suo verdetto.
    
    – È una grossa mancanza Mikela. Mi hai molto deluso
    
    – È vero mio Signore. Ma ho anche fatto ottime cose da quando mi hai liberato
    
    – Si, l’ho sentito dire! Ho sentito della grande cella, con le donne bloccate mani e caviglie al muro! E dell’anello di ferro in bocca! Ma è il caso di capire come questi provvedimenti siano stati accolti tra le schiave – disse l’Imperatore mentre i suoi occhi si illuminavano di quella luce che annichiliva e gelava chiunque la vedesse.
    
    – In… in che senso mio Signore? – domandò Mikela, temendo già la risposta.
    
    – Nel senso che è il caso ...
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