1. Vita di coppia 14


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... sia andato dal dottore. Il giorno prima lo vedevo smarrito, disorientato, si dimenticava le cose. Mi fa una rabbia vedere un omone come lui steso in un letto d’ospedale inerme. Mi viene da pensare immediatamente al suo cazzone di 25cm, chissà se riuscirà ad ergersi nella sua completa magnificenza qualora il nonno riuscirà a ristabilirsi. Ha ormai 72anni e sebbene con l’età qualcosa sia cambiato, continuava ad avere una relazione con il fattore, uno splendido 40enne croato che adesso però non e’ qui vicino a lui. A dire la verità non e’ stato neanche informato ma subito ci penso io a farlo. Nei giorni successivi, Mario decide di trasportarmi per forza nel locale che dovevamo frequentare quando ho ricevuto quella chiamata. Ogni volta che posso, vado in ospedale. Voglio stare il più vicino possibile al nonno. Voglio che si ricordi del suo nipotino sverginato nella sua grande fattoria dal suo maestoso pennello di carne. Ma ormai credo che non ci sia più nulla da fare perché e’ anche entrato in coma. La malattia che l’ha colpito ha peggiorato la commozione cerebrale causata dalla sua caduta proprio come dicevano i medici. Per questo motivo, il mio fidanzato mi obbliga ad uscire. Non importa se non incontreremo nessuno, basta soltanto che mi distraggo la mente.
    
    “A cosa stai pensando?”, mi chiede Mario avvicinandosi con due drink in mano
    
    “Al nonno”
    
    “Ancora?”
    
    “Si, ancora. Ho perso la verginità con lui, avevamo un ottimo rapporto prima che succedesse ed e’ migliorato ...
    ... anche dopo. E’ normale che io pensi a lui”
    
    “Ovviamente, ma se siamo usciti e’ perché non devi pensarci. Almeno non qui”
    
    “Perché non andiamo un po’ a ballare?”
    
    “Non voglio farlo”
    
    “Allora posso strusciarmi su di te. Così non penserai a cose spiacevoli per una volta”
    
    “Non mi va, voglio tornare a casa”
    
    “Neanche per sogno. Siamo usciti per divertirci e distrarci e tu non andrai da nessuna parte”, mi dice Mario allontanandosi
    
    Cerco di non pensare al mio sverginatore, al fatto che potrei non rivederlo mai più. Ormai sono anni che abbiamo smesso di scopare ma i ricordi non smettono mai di deliziare la mia mente anche se sono funestati da quelli più recenti che mi mostrano un nonno steso nel letto di un ospedale attaccato a dei tubi per poter sopravvivere. Mentre penso questo, Mario si avvicina a me con due ragazzi di colore. Sa quanto mi piacciano e spera che loro possano farmi dimenticare questi brutti pensieri almeno per un po’ di tempo. I due ragazzi sono davvero affascinanti e stimolano emotivamente la mia rosellina. Sean, ha 31anni, scuro di capelli e occhi, indossa una camicia grigia e un pantalone elegante grigio scuro. Aaron, ha 33anni, gli stessi connotati del suo amico ma abbigliamento diverso. Lui porta una camicia viola e un jeans. Mario gli racconta quello che sto passando a casa e loro si siedono accanto a me per rincuorarmi un po’. Tutti e due hanno perso almeno uno dei loro nonni e sanno come io possa sentirmi adesso anche se, sicuramente, non hanno ...
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