1. Storia d’amore e d’incesto (I)


    Data: 04/08/2018, Categorie: Incesti Autore: rosco-porcello, Fonte: RaccontiMilu

    ... me ma per guardare mia madre ed eccitarsi, visto che lei mette sempre vestiti aderenti, gonne corte, maglie scollate; tutti abiti normali, nulla di appariscente né provocante, però su di lei che ha un corpo sensuale e arrapante fanno un certo effetto ed è impossibile non guardarla e fare pensieri indecenti.
    
    Anche io intorno ai 10 anni ho iniziato a notarla e soffermarmi di più sul suo aspetto fisico, ho iniziato a masturbarmi e sempre più prepotentemente è diventata lei la protagonista delle mie fantasie sessuali. All’età in cui i ragazzi hanno le prime fidanzatine o si mettono a corteggiare le studentesse io non frequentavo nessuna e restavo sempre in disparte. Ero molto timido ma soprattutto non sentivo la necessità di andare appresso alle ragazze, perché la mia bella procace mamma sudamericana dominava le mie fantasie e le voglie sessuali.
    
    Col tempo l’interesse per i videogames è scemato mentre il mio pensiero fisso era il sesso, la mia occupazione preferita era passare le giornate guardando i porno su internet e sbirciare mamma dal buco della serratura smanettandomi l’uccello. Dal canto suo lei, ormai orfana dell’amore di mio padre, si era attaccata ancora più a me e nel tentativo di voler fare il genitore sempre presente aveva preso l’abitudine di passare i pomeriggi e le serate davanti ai videogiochi con me, cosa che io accettavo volentieri perché potevo guardarle le tette attraverso la scollatura, e le cosce attraverso lo spacco delle vestaglie.
    
    Una cosa ...
    ... che ho scoperto eccitarmi molto era il rimproverarla e farla sentire una fallita, come avevo sempre visto fare da mio padre. Mia madre ha sempre avuto un carattere remissivo, un’indole da sottomessa; sia per via di mio nonno che di mio padre che hanno entrambi un carattere forte e dominante. Così, quando giochiamo alla playstation, io le faccio credere di arrabbiarmi davvero ogni volta che per colpa sua perdiamo una partita.
    
    “Cazzo mamma sei una frana, mi deludi sempre! Ha ragione papà, sei una fallita!”
    
    Quando la tratto così mi eccito nel vederle un velo di tristezza e mortificazione disegnarsi sul suo volto.
    
    “Mamma ti perdono,” le dico dopo averla maltrattata, “Però la prossima volta devi impegnarti di più.” E lei si impegna così tanto per non deludermi che per giorni e giorni, quando sono rientrato da scuola, l’ho trovata davanti alla consolle tutta presa a studiare il videogioco con cui passavamo la serata.
    
    Mi piace quando mi offre queste occasioni; mi dà la scusa per abbracciarla e sentire le sue morbide forme. Mi piace quando avvicino la faccia alla sua per scambiarci degli innocenti baci e sento il suo fiato che sa di alcool, l’eccitazione allora mi rende più intraprendente e faccio in modo che senta la mia erezione premerle oscenamente sul pube poi ci mettiamo sul divano e, per tutta la serata, faccio in modo che il gonfiore dei miei pantaloni le stia sott’occhio.
    
    La sera in cui abbiamo finito un videogame, sconfiggendo il temibile mostro dell’ultimo ...