1. Nuova consapevolezza


    Data: 27/07/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: rasss, Fonte: Annunci69

    ... tra me e me. Quando il cazzo di lui iniziò a pulsare per liberarsi della incontenibile voglia che gli montava dalle viscere, lei aumentò il ritmo e l’intensità, fin quando lui non venne schizzandole la sua sborra in parte nella bocca in parte sul viso. Lei amorevolmente riprese a leccarlo, ingoiando tutto il viscidume che era fuoriuscito dal cazzo. Si concentrò bene nella parte tra corona e prepuzio, avendo cura di pulirla con la punta della lingua e titillandolo provocatoriamente ancora un po’. Succhiò profondamente il suo buchino. Poi si alzò e vedendomi disse “amore ti è piaciuto vedermi quanto so essere troia, all’improvviso?”.
    
    Non sapevo cosa rispondere. Percepivo soltanto il cazzo pulsarmi nei pantaloni e una voglia crescente di scoparla.
    
    Mentre maturavo l’idea di quello che avrei fatto, riuscii solamente a dirle “siediti troia!”.
    
    Lei, che aveva capito benissimo, si sedette sul commesso che era rimasto tramortito sulla panca nel camerino e allargò le gambe. Scostò di nuovo le mutandine e disse con tono provocatorio: “mettici un po’ di pepe ora, dai, tira fuori le palle”.
    
    Non me lo feci ripetere due volte, mi abbassai i pantaloni e le infilai il cazzo in figa mentre era semidistesa sul commesso. La sua fessura era come il burro, calda e morbida. La impalavo, senza nessun riguardo, dal basso verso l’alto per farle sentire ancor di più quanto ero arrapato. Poi la baciai in bocca. Puzzava ancora intensamente della sborra che aveva ingoiato poco prima. Mi infilò ...
    ... la lingua in bocca e mi baciò come non mai. Prima provai disgusto, ma presto mi piacque quel sapore di piscio misto a uovo salato che le invischiava la bocca. Lei, tenendomi per i capelli, avvicinò la bocca all’orecchio e mi sussurrò “sai che mi piace la sborra? Mi piace tanto anche quella degli altri”. Facciamo una cosa a tre. Ho voglia di sentire un cazzo scorrermi in figa mentre un altro mi spacca il culo”. Il commesso, che intanto si era rianimato, mentre era disteso sotto di lei, le accarezzava le tette, il ventre e i fianchi. Le sue parole lo avevano evidentemente rianimato ed eccitato. Lei ci disse “ragazzi, fatemi felice. Scopatemi come si scopa una puttana”.
    
    Io e lo sconosciuto ci guardammo con una inaspettata complicità. Quello mi disse “vuoi metterglielo in figa o nel culo?”. “In figa, se non ti dispiace, le sborro solo io”, dissi. Lei mi fece cenno di no. “Eh no caro, lascia che sia il nostro ospite a riempirmi la figa della sua crema calda e saporita”. Poi disse “ora ragazzi basta parlare, fatemi felice, riempitemi di cazzo!”.
    
    Mi sedetti sulla panca e dopo averle inumidito il buco del culo con la punta delle dite insalivate la sollevai tenendola per le natiche e lo portai in corrispondenza del mio cazzo completamente in tiro e scappellato. Evidentemente non era alla ricerca di tanta delicatezza. Infatti, si impalò, quasi impaziente, in un solo colpo sul mio cazzo. Grugnì di piacere piegando il collo all’indietro, ma non lasciò spazio a quel momento tra noi ...