In caserma 8
Data: 26/07/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sottomessoepassivo, Fonte: Annunci69
Io non aspettavo altro, mi rimisi in posizione e dopo un attimo lo sentii appoggiarmi la cappella al buchetto e in un colpo solo me ritrovai tutto dentro. Il luan faceva il suo lavoro, e un po' per la lubrificazione , un po' per l'anestetico, riuscivo a prenderlo che era una bellezza. Lui mi inculava come mi aveva scopato in bocca prima, colpi violenti, pancia contro chiappe, nel silenzio della camerata ero sicuro che lo schiocco si sentisse anche due o tre campate più avanti, ma in quel momento non me ne poteva fregare di meno, quel cazzo mi stava facendo impazzire. Cercai di arrivare con la mano al mio cazzo per menarmelo, ma ero poggiato al malloppone delle coperte in modo da poterci arrivare ma non potermi muovere, e nel frattempo mi venne sbattuto in faccia un altro culo. Pensai che i ragazzi ci avessero preso gusto, ma io in quel momento ero troppo concentrato sul mio di culo per poter pensare a quello di un altro, tanto che dopo pochissimo cominciai a godere.
Cercando di farlo il più silenziosamente possibile cominciai a mugolare e a gemere mentre la mia sborra mi colava nella mano con cui mi stringevo il cazzo. Non potevo smanettarmi, ma i colpi che ricevevo si traducevano in una specie di sega a corsa ridotta, il cazzo mi scorreva avanti e dietro nella mano per un paio di centimetri, quel tanto che basta per farmi impazzire ancora di più, ma proprio quando stavo per implorare di lasciarmi segare per godere bene lui cominciò a grugnire e a sborrarmi nel culo, mi ...
... tolse le mani dalle spalle, si tirò su e afferrandomi per i fianchi mi cominciò a sbattere ancora più violentemente, io riuscii a tirarmi su quel tanto che bastò per segarmi a pieno ritmo e dopo un paio di colpi cominciai a sborrare anche io mentre lui si staccava dal mio culo.
Mi accasciai di nuovo sul malloppone, la mano piena della mia sborra infilata sotto le palle per raccogliere la sua che scorreva liberamente dal buco che sentivo ancora ben aperto. Appena il cuore riprese un minimo di regolarità mi accarezzai io buco per raccogliere le ultime tracce di liquido che perdevo dal culo, lo sentii gonfio e bollente e ci infilai tre dita per ripulirlo per bene in profondità, poi mi misi a leccare e succhiare tutto quello che avevo raccolto, la sua sborra, la mia e il succo del mio culo. Quando ti inculano per un po', un bel po', l'effetto pompa dei cazzi alla fine fa effetto, e se i ragazzi non potevano accorgersene per la poca luce, io adesso lo sentivo chiaramente in bocca, e dopo aver ripulito la mano mi girai verso di lui: era caduto in ginocchio dietro di me, inarcato sulle mani poggiate a terra dietro la schiena, il cazzo ancora barzotto incurvato verso il basso con un filamento che colando dalla cappella verso il pavimento luccicava nella luce blu della lampada sopra di noi.
Mi accucciai sul materasso e cominciai a ripulirgli la mazza, mi era piaciuto come mi aveva inculato, aveva un cazzo esagerato e non volevo dargli il dispiacere di trovarselo sporco il mattino ...