1. Le tante voglie di un giovane porcellino


    Data: 25/07/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... qui. Dorme.”
    
    “E non puoi fare una corsa qui?”
    
    “No, se si sveglia… Cosa gli dico. Meglio di no. Domani?”
    
    “Quando vuoi. Dimmi un’ora e ci sono.”
    
    “Domani lui esce per le dieci, il tempo di preparami e fare la strada e sono da te.”
    
    “Dieci e mezza?”
    
    “Anche qualcosa in più. Se si sveglia che ha voglia… dopo mi devo lavare…”
    
    “Aspetta! Se ti scopa non ti lavare. Vieni così. Lo sai che mi piace vederti e sentirti ancora così.”
    
    “Mh! Certo che sei un bel porcellino.”
    
    “Dici? E tu allora? Prima ti fai scopare da lui e poi vieni qui a fartelo piantare da me. Anche se mi piace che arrivi con il culo pieno… Dai! Siamo due bei porcelli.”
    
    “E se domani non mi vuole scopare?”
    
    “Fatti scopare tu. Non dirmi che non sai come fargli venire la voglia? Quando sei qui ti scoperei per ore…”
    
    “Dai!”
    
    “Sei una meraviglia.”
    
    “Beh! Grazie. Allora cercherò di fargli venire la voglia e di farlo schizzare in culo, così ti porto la sua crema…”
    
    “Ti adoro. Allora ti aspetto per le dieci e mezza?”
    
    “Sì.”
    
    “A che ora devi tornare poi?”
    
    “Lui rientra per le sei.”
    
    “Che dici se mi prendo la giornata di ferie e restiamo insieme anche il pomeriggio. Magari prendo una pastiglietta la mattina e te lo do per tutto il tempo?”
    
    “Mh! Mi fai venire una voglia. Sì, ho proprio voglia di sentirti tutto. Sì, resto fino alle cinque. Ho già tanta voglia.”
    
    “Anch’io.”
    
    Scambiò ancora qualche messaggio con Paolo e poi, dopo aver cancellato le chat, andò in cucina a bere ...
    ... qualcosa e quindi ritornò nel lettone accucciandosi vicino al suo uomo che ormai russava.
    
    Un po’ prima delle sette Luigi si svegliò ritrovandosi con il cazzo nella bocca di Angelo.
    
    “Buongiorno, ben svegliato. Lo avevi così duro che mi è venuta voglia…”
    
    “Dio! Cazzo! Fermo, fermo, devo andare a pisciare.”
    
    “Mh! Non me lo lasci?” miagolò con una vocina supplichevole.
    
    “Vado, piscio e torno. Ma facciamo presto. Sai che devo uscire alle otto.”
    
    “Mh. Si che lo so pisellone mio. Ma un bacino. Mi lasci dare un bacino poi?”
    
    Luigi tornò poco dopo e si sdraiò lasciando alle mani e alla bocca di Angelo il suo uccello. Con bravura e con sapienti passaggi di lingua lo fece puntare dritto verso il soffitto e, poco dopo, lo fece schizzare.
    
    “Togli, togli la bocca. Lo sai che dopo non riesco più a sopportare…”
    
    Il ragazzo si staccò da lui e fece uscire sulle labbra tutta la crema che aveva in bocca, quindi la raccolse con un movimento circolare della lingua facendola sparire nuovamente. A quel punto tirò fuori la lingua ricoperta di sborra che, in parte, gli scivolò ai lati della bocca ed infine chiuse di nuovo le labbra e inghiottì. Poi, per far vedere che la bocca era vuota, tirò nuovamente fuori la lingua e si passò infine l’indice sulle labbra per raccogliere quanto aveva perso e poi lo succhiò.
    
    Luigi ammirò felice e poi se ne andò in bagno a lavarsi.
    
    Poco prima delle otto lo salutò.
    
    “A che ora torni oggi. Sempre alle sei?”
    
    “Sì.”
    
    “E poi resti a ...