1. Le tante voglie di un giovane porcellino


    Data: 25/07/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Luigi entrò in casa e raggiunse subito il bagno per svuotarsi di tutta la birra che aveva bevuto con gli amici e quindi seguì i suoni del televisore fino in camera dove trovò Angelo che dormiva sul lettone. Lo guardò compiacendosi di quel ragazzo che viveva con lui da più di sei mesi. Indossava solo una t-shirt extra large che, nella posizione in cui era, lasciva scoperto parte del sedere. Lo ammirò per un poco, felice di quelle curve, quindi si sedette sul letto e iniziò ad accarezzargli le cosce svegliandolo.
    
    “Ciao. Scusa, mi sono addormentato. Sei arrivato adesso?”
    
    “Sì e ho voglia.”
    
    “Mh! Hai voglia? Hai voglia del buchino?”
    
    “Sì, tanta.”
    
    Angelo allungò la mano e la appoggiò proprio lì: “non è durissimo ma sei quasi pronto.”
    
    “Sì, manca poco. Ho voglia.”
    
    “Gli do i bacini?”
    
    “Sì.”
    
    Il ragazzo si girò mentre Luigi si alzò in piedi, si aprì i pantaloni abbassando anche gli slip e si sdraiò. Angelo gli accarezzò delicatamente il sesso e quindi prese a leccarlo prima di infilarselo tra le labbra e ci mise poco ad ottenere una vigorosa erezione.
    
    “Ecco, è pronto, girati che ho proprio voglia.”
    
    Si mise supino e l’altro gli si sdraiò sopra e, facilitato dalla tanta saliva, lo penetrò con estrema facilità e iniziò a muoversi.
    
    Pochi minuti e rantolò di piacere riempiendo il suo giovane partner per poi girarsi e lasciarsi cadere al suo fianco.
    
    “Ah! Che bello! Cazzo che culo che hai. Mi sono proprio svuotato.”
    
    Angelo si mise seduto e si piegò sul ...
    ... pene iniziando a ciucciarlo.
    
    “Sì, sì, così. Puliscilo bene. Pulisci tutto.”
    
    In una scarsa manciata di minuti il salsicciotto si sgonfiò e Angelo, tenendosi dei fazzolettini premuti contro l’ano se ne andò in bagno per farsi un caldo bidet.
    
    Quando ritornò in camera il suo uomo si era già addormentato, esattamente nella posizione in cui l’aveva lasciato. Lo fissò per alcuni istanti e, preso il telefonino, se ne andò in sala.
    
    Si mise comodo sul divano, silenziò il telefono e aprì WhatsApp.
    
    “Ciao Sergio, sei ancora sveglio?”
    
    “Sì. Sei solo?”
    
    “Quasi. Dorme.”
    
    “Hai voglia?”
    
    “Tanta.”
    
    “Fattelo dare.”
    
    “Me lo ha già dato. Cinque minuti in tutto. Ma ho ancora voglia. Adesso dorme. E quando dorme… .”
    
    “Così impari a prenderteli vecchi.”
    
    “Dai! Ha 46 anni!”
    
    “Cazzo! Tu ne hai 24! Ci credo che ti lascia a bocca asciutta.”
    
    “Sì, ho voglia.”
    
    “Vuoi venire qui?”
    
    “Sì. Domani mattina?”
    
    “A che ora puoi venire?”
    
    “Lui esce per le otto. Appena uscito mi preparo, poi la strada. Posso essere lì per le nove, forse un po’ prima.”
    
    “Ok. Ho voglia anch’io. Però alle dieci devo andare al lavoro.”
    
    “Ti amo. Mi va benissimo. In un’ora te lo massacro.”
    
    Continuarono ancora per un po’ e quindi si salutarono dandosi appuntamento alla mattina.
    
    Angelo sorrise soddisfatto poi si mise a scrivere ad un altro amico.
    
    “Ciao Paolo. Sei sveglio?”
    
    “Quasi… Sono già a letto. Tu?”
    
    “Ho voglia!”
    
    “Anch’io. Sei solo? Vieni qui?”
    
    “No, adesso non posso. Lui è ...
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