1. 0,000001%-Atto primo


    Data: 11/07/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Archie Cooper, Fonte: EroticiRacconti

    ... piscina. L’avevo sentito molto giù al telefono, quando mi venne a prendere alla stagione era già un po’ su di giri per il coktail di alcool e ansiolitici. In macchina fece lo scemo per tutto il tempo strillando, cantando e con qualche battuta stupida. Arrivati a casa non mi diede il tempo di posare i bagagli che già avevo una bottiglietta di spritz in mano. Intanto lui andava a farsi la doccia (e via con lo spogliarello). Bevemmo prosecco per buona parte del pomeriggio e per cena preparammo hamburger e patatine fritte. Dedicammo una parentesi alla sua ex e a come fosse stata l’ennesima stronza di turno che prendeva e se ne andava. Lo consolai, la presi in giro. Mi sentivo eccitato durante la cena, non so perchè, ma era come se nell’aria ci fosse una sorta di elettricità.
    
    Ci spostammo in giardino, alla piscina e continuammo a bere. Poi mi invitò a fare il bagno. Pensavo si spogliasse e invece rimase in mutande, con degli slip bianchi indosso. Sarà stato l’alcool ma decisi di essere io a far l’audace stavolta e decisi di spogliarmi del tutto. Lo guardai mentre tiravo giù i boxer e lui guardava me. E nei suoi occhi apparve qualcosa: il luccichio dell’animale. Gli occhi erano tentati, affamati. Mi volevano scopare.
    
    Entrai in acqua. A lui squillò il telefono. Era lei. Si allontanò dentro per parlare. Io un po’ deluso feci una nuotata e mi adagiai in un angolo con gli occhi chiusi e i gomiti sui bordi della piscina per rilassarmi. Mi rilassai molto. Poi qualcosa mi si posò ...
    ... sulle labbra. Aprii gli occhi. Trovati quelli di Pietro. Mi aveva messo in bocca il filtro di una canna. Feci un bel tiro guardandolo negli occhi. Lui rideva. Poi sentii che poggiava qualcosa affianco al mio gomito ed entrò in acqua.
    
    “Adesso tira indetro la testa e apri la bocca!”
    
    Obbedii.
    
    Prese le bottiglie di vodka che aveva appoggiato vicino a me e me le versò in gola.
    
    “Pesca e melone, così vediamo se vomiti.”
    
    Per fare questo il suo corpo si strofinava contro il mio. A un certo punto scoppiai a ridere. Lui pure, con quella sua risata stupida e posò le bottiglie. Ci guardammo. Mi guardò le labbra. Le nostre bocche erano vicinissime. Si avvicinarono ancora di più.
    
    “Che vuoi fare?”
    
    Sentivo il suo cazzo duro negli slip sul mio stomaco. Diventai duro pure io. Quasi contemporaneamente ci infilammo la lingua in bocca. Gli infilai una mano nelle mutande. Lui fece passare la sua sotto le mie palle e con un dito si fece strada nel mio buco del culo. Io lo masturbavo.
    
    Mi staccai da lui e con la voce e il corpo che mi tremavano gli chiesi di uscire dalla piscina. Ero arrapatissimo. Lo precedetti e mi sedetti sotto la verandina. Lo vidi che veniva verso di me, bagnato, con gli slip trasparenti e mezzi abbassati. Fece per sfilarseli e lo bloccai.
    
    “No, te li tolgo io.” Dissi.
    
    Li presi per i lati e li tirai giù lentamente. Il suo pelo. Quel pene che adesso vedevo duro davanti a me. Aprii la bocca e guardandolo negli occhi presi e poggiai prima la lingua sulla ...