Sfumati ricordi
Data: 09/07/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... dalla cattedra e lo spinge fin contro la lavagna, poi senza lasciargli il tempo di parlare volta le spalle, s’inclina davanti puntellandosi con una mano alla cattedra di fronte. Anche se è dispiaciuta di non poter vedere la sua faccia, infila la mano tra le gambe e dopo aver affondato per un momento un dito nella fica, prosegue il suo percorso e s’infila il dito nel buchino. Lo affonda, poi inizia a muoversi lentamente e dopo qualche istante di movimento si ferma e lo leva, poi cerca e afferra di nuovo il cazzo, lo massaggia ancora un attimo, lo sfrega tra le gambe e contro la fica bagnandolo di nuovo, poi allarga le gambe di più e sposta il cazzo un poco più in alto. Appoggia il cazzo del ragazzo al suo buchino, poi spinge contro la cattedra e lo fa entrare.
Lei si fa penetrare lentamente, lui lascia a lei la guida e dopo poco infatti è lei che accelera vistosamente. Lei fa forza, sbatte contro i suoi fianchi, lui appoggiato al muro non ha nient’altro da fare che guardarla muoversi contro di lui e accorgersi e sentire come lei ...
... accoglie il suo cazzo ogni volta più a fondo. La corsa diventa più veloce, più profonda, adesso lui decide di collaborare e la brandisce per i fianchi muovendosi contro, accelerando e aumentando la sensazione di possederla fino in fondo. Alla fine un’ultima accelerazione, entrambi gemono forte, si lasciano andare e dopo una breve corsa vengono insieme. Lei si rialza e lo abbraccia, restano appoggiati alla lavagna per riprendere fiato, bagnati, soddisfatti e sudati di piacere, deliziosamente si baciano mentre la ragazza gli domanda:
‘Non avevamo fatto anche l’asilo insieme? Ti ricordi, quello là sotto in fondo alla strada con il parco intorno, anche quello è in attesa di ristrutturazione per conto della curia’ – lui la stringe a sé e sorridendo controbatte:
‘Sì, anche quello laggiù adesso è chiuso, però soltanto da qualche mese. Mi pare che avessero i lettini e le docce anche abbastanza grandi’. Lei festosa e gioiosa rapidamente s’illumina accennandogli infervorata:
‘Che cosa ne dici? Andiamo a vederlo domani?’.
{Idraulico anno 1999}