AMICIZIA SINCERA
Data: 06/07/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu
... cognizione, la porta della sua stanza si aprì; era lei, quando si accorse che Roberta era sdraiata sul letto prima andò a mettere più forte la musica, aveva messo su un CD di Peter Gabriel, tornò nella stanza ballando, si fermò a un metro dal letto di lei, il brano che stavano ascoltando era molto ritmato, lei ballava benissimo, muoveva il bacino le braccia e anche la testa con grazia divina e intanto la guardava, anche Roberta guardava lei, continuava a ballare senza parlare, quando finì il pezzo, Chiara si sedette sul letto vicino a lei le prese i capelli tra le mani si piegò su di lei e la baciò con passione, quasi con violenza, la sua lingua forzò le labbra chiuse di Roberta che inizialmente voleva resisterle, poi aprì la bocca e la lingua di Chiara andò a cercare quella di lei, le sue mani si spostarono dai suoi capelli ai suoi fianchi, la accarezzarono, la povera ragazza non capiva più nulla, ma come si può compiere un viaggio così veloce dall’inferno al paradiso? Continuò ad accarezzarla e ora la guardava negli occhi:
“Sei una stupida! Ma non ti rendi conto che a dover essere gelosa dovrebbe essere Loredana? In fondo tu stai con me quasi tutto il tempo, se lei sapesse di questo nostro rapporto particolare sono certa che avrebbe da ridire. (salì con le ginocchia sul letto e scavalcando il petto si appoggiò col sedere sul suo ventre) Tu sei la mia schiava giusto? E allora, ciò vuol dire che mi appartieni, sei più parte di me dell’altra, anche se non ti amo, anche ...
... se mi piace farti soffrire, ma in fondo tu soffri per me e questo dovrebbe renderti felice; guarda(avanzandosi e sedendosi sul suo petto con la testa di lei fra le sue gambe e guardandola da quella posizione) tu ora soffri per il mio peso, ma questa sofferenza è minore di quella di prima, quella cerebrale, avresti preferito che io fossi rimasta seduta sul tuo petto come in questo momento tutto il pomeriggio, quindi ora soffri relativamente al momento vissuto; tutto è relativo, ma io voglio essere la padrona assoluta anche della tua testa, non solo del tuo corpo, ora mi piace vederti qui sotto di me che ti sforzi di sopportare il mio peso, la tua sofferenza mi eccita. Devi annullarti in me, qualunque cosa la devi accettare, tu sai che ti sono superiore, mi hai accettato come tale, il mio ideale sarebbe di farti soffrire fisicamente e cerebralmente mentre godo. So che stai passando dei momenti bruttissimi, ma ripeto mi eccitano, sento la tua sofferenza come parte importante del mio piacere, ti sento mia proprietà e quindi posso fare di te e con te di tutto; ( mentre si alzava) dai andiamo, vai a prendermi la vestaglia e poi vieni in bagno”
La ragazza si alzò e dopo aver preso la vestaglietta andò in bagno dove la sua Padrona era seduta sul water e stava facendo pipì, la ragazza si mise a quattro gambe senza neanche aspettare l’ordine ed era pronta per fare da sgabello, Chiara si sorrise allo specchio;
“dammi una mano”
La schiava alzò gli occhi e la guardò ...