pomeriggio d'estate - Racconti Erotici

pomeriggio d'estate

... malizioso. Io e Marco ci guardammo sorridendo e sono sicuro che entrambi abbiamo avuto lo stesso pensiero. Ma ci è o ci fa? Jessica ruppe il silenzio e sorridendo disse a Marco: "io non ho più tanta voglia di uscire. Che ne diresti di restare a casa?" Marco la baciò in fronte e rispose: " Tutto quello che vuoi amore mio". Si girò verso di me e mi disse: "Scusaci, ma come hai sentito abbiamo cambiato programma" "Non c'è problema" risposi e mi avviai verso la porta. Marco mi accompagnò e sull'uscio mi salutò, mi strizzo l'occhio. Disse: "Fatti sentire. caso mai dovessimo tornare a Milano". chiuse la porta e io cominciai a scende le scale ripensando alle parole di Marco "fatti sentire" come avrei potuto farmi sentire se a malapena sapevo solo i loro nomi. Salì in macchina ormai persuaso che era stata una frase buttata li e partii. Fatti pochi metri pensai che alla fine non ero stato pagato, ma quello che mi avevano regalato Marco e Jessica onestamente non aveva prezzo, quindi….chissenefrega. Mentre posavo il telefono nel vano portaoggetti notai un biglietto da visita buttato sul sedile di fianco al mio, lo girai e lo lessi: era di Marco. Ora la sua frase era chiara. Quell'uomo ne sapeva una più del diavolo. Chissà cosa stavano facendo in quel momento. pensai a Jessica china a disfare i bagagli in qualche posa erotica non voluta, Marco col cazzo in tiro che le salta addosso e lei che con la sua voce candida timidamente protesta: " Ma cosa ho fatto adesso? Sorrisi al pensiero di quei due che trombano e fischiettando felice mi ributtai nel traffico.