Vu cumprà - Racconti Erotici

Vu cumprà

... di dimensioni enormi ed una forma ogivale che sembrava studiata per la penetrazione. Un lungo bacio sulla punta diede inizio ad un lento pompino che doveva però limitarsi a stimolare soltanto poco più della cappella, visto che la bocca non riusciva a contenere altro. Il glande, liscio e profumato dalla doccia appena finita, scivolava dentro e fuori la mia bocca accompagnato dai suoi fremiti e guidato dalle sue enormi mani che mi tenevano la testa e la tiravano su e giù, dolcemente ma con decisione, ad eseguire il suo compito. Dopo pochi minuti di ritmo lento e cadenzato, il suo respiro divenne affannoso, il ritmo amentò e un improvviso e violento fiotto di sperma inondò la mia gola. Era tantissima, dolce e calda; l'unico difetto era quello di essere uscita troppo presto. D'altra parte era comprensibile che la lunga astinenza avrebbe comportato un rapido raggiungimento dell'orgasmo.

Lui mi tenne la testa contro il suo pene finchè non lo ebbe svuotato tutto e finchè non finì anche l'ultimo sussulto di piacere; poi allontanò lentamente la mia testa lasciando uscire dalla bocca il suo glande sgonfio.

Era stato bellissimo e intenso, ma troppo rapido. Desideravo un bis e mi chiedevo se sarebbe stato in grado di ripetere l'orgasmo dopo breve tempo dal primo.

Presi allora dalla sua merce poggiata sul letto un paio di mutande, dicendo di volerle provare. Mi spogliai e misi bene il mostra il culo mentre infilavo le mutande.

Credo di avere un bel culo, che curo molto ...

... privandolo di ogni traccia di pelo, e un bel buco che, anche se abbastanza provato, conserva ancora la sua tonicità avvolgendo qualsiasi cazzo si trovi a penetrarlo e tenendolo stretto fino alla fine.

Feci in modo che la prova degli slip continuasse ancora un pò, cambiando taglia e colore ad ogni prova, per vedere se si registrava qualche effetto nel suo cazzo.

In effetti, dopo il quarto slip e altrettanti piegamenti per mostrare bene quello che gli stavo offrendo, vidi il suo cazzo tornare allo stato di eccitazione di prima.

Era seduto sul bordo del letto, le gambe aperte e il cazzo inalberato; mi avvicinai indietreggiando e appoggiando il mio buchetto voglioso su quel palo maestoso. Il puntamento era corretto e la punta del suo glande si trovava esattamente al centro del mio buco. Cominciai a spingere per far dilatare lo sfintere e, contemporaneamente, a pigiare contro il suo ventre.

Anche se il mio buco era abituato alle penetrazioni, le dimensioni di quel cazzo erano veramente spaventose e sembrava che una trave stesse tentando di aprirsi un varco nel mio culo.

Lui doveva essere abituato a questa difficoltà iniziale, per cui mi afferrò per i fianchi e mi tirò a sè, affondando la faccia tra le mie chiappe e infilando la lingua nel mio buco.

Sentivo la sua lingua penetrare sempre di più il buco, bagnandolo di saliva.

Quando il mio culo diventò grondante della sua saliva, mi appoggiò nuovamente sulla punta del cazzo e iniziò a spingere. Questa volta la saliva ...