Vita di Parrocchia
Data: 30/06/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Tabù
Autore: carsonwiller, Fonte: xHamster
... della camicia e prendendomi per mano mi portò nella sua camera da letto. Un ambiente semplice, il letto al centro e pochi mobili. Per prima cosa nascose in un cassetto crocifissi e immagini sacre e poi dopo essersi velocemente denudato si mostrò ai miei occhi in tutta la sua prestanza. Aveva il cazzo più grosso che avessi mai visto, in particolare la cappella violacea era enorme e scoperta dalla pelle del prepuzio. Si sedette sul letto invitandomi verso di lui e, in pochi istanti, inginocchiato tra le sue gambe avevo a qualche centimetro dal mio viso il suo pazzesco membro eretto. Non ebbi il coraggio di prenderlo in bocco finché Franco spingendomi la nuca in basso mi costrinse a baciare la cappella ipnotica. Riuscii a malapena a prenderla nella bocca e mi sembrò così naturale ricambiare i movimenti che aveva appena dedicato a me. Osservavo il suo sguardo serio mentre mi aiutava a spogliarmi, lasciandomi nudo coi i calzini. Mi baciò il collo, il petto e ancora sul viso, facendomi inebriare del mio stesso odore di sperma. Era molto peloso, anche sulla ...
... schiena e le braccia, il pelo del petto scendeva verso l’addome ricongiungendosi al pelo pubico scuro e lucido. Era muscoloso e possente le natiche sode anch’esse molto pelose così come le gambe. Mi disse che era dai tempi del seminario che non aveva più avuto esperienze sessuali e che gli avevo fatto letteralmente perdere la testa. Al suo confronto sembravo ancora più efebico, alto magro e sinuoso quasi privo di peli e con un viso da ragazzino mostravo molto meno dei miei 24 anni. Rimase a contemplarmi mentre mi invitava al suo fianco nel letto ormai disfatto, la luce era soffusa e la temperature fresca, rimanemmo oltre un ora a scambiarci baci e carezze, che lui guidò sapientemente verso una sega che culminò con una copiosa sborrata sulla mia mano.
Andai a lavarmi nel bagno adiacente alla stanza e, non visto da lui, assaggiai il suo seme che, ancora caldo mi copriva il dorso della mano, era salato e profumato di maschio.
Ci ricomponemmo dandoci appuntamento all’indomani, anche per fare il lavoro che non siamo riusciti a fare in quella magica serata.