Anna la cameriera
Data: 31/07/2018,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: riccard82, Fonte: RaccontiMilu
... stupita ma la seconda già meno. Si accorse di come lui le guardasse costantemente quel seno che sembrava strabordare dal vestito, e pensò che forse aveva sbagliato abbigliamento. Si alzarono dal tavolo del ristorante e si spostarono nella zona lounge del locale, su un divanetto; quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, lui si avvicinava sempre più e complici i due digestivi ed il vino della cena lei opponeva meno resistenze ai suoi continui contatti, che erano diventati ormai palpeggiamenti. Si avventur’ ad un certo punto sul seno, prendendo il ciondolo “certo che ti dona davvero questo ciondolo, poi qua in mezzo… il cameriere non faceva altro che guardartele stasera!” e con questa scusa ci metteva le mani e trastullava, mentre lei un po’ ridacchiando faceva finta di spostargli le mani e gli rispondeva “ma figurati, ci sono abituata ad avere gli sguardi degli uomini addosso… mica mi dispiace eh!” A questa frase lui perse il lume della ragione, la guardò negli occhi e le disse “andiamo via” ; pagarono, si misero in macchina e lui spesso le toccava le cosce senza trovare quasi più resistenza.
Arrivati all’ingresso della città le disse “andiamo in terrazza da me a bere una cosa adesso” senza lasciarle la possibilità di rispondere, nonostante lei rimase un po’ interdetta. Arrivati sotto casa, entrarono in ascensore e lei sembrava un po spaesata e indecisa, ma lui la distrasse dicendole “guarda qua, ci credo che tutti ti guardano, con questo vestitino che ti fascia il ...
... culo e queste tettone che non vedono l’ora di essere liberate!” e lo fece soppesandole.
Una volta entrati in casa andarono nella terrazza del suo attico e continuarono a bere, ma i discorsi erano ormai un po disinteressati a causa della troppa tensione nell’aria. Ad un certo punto lui sparì qualche secondo, e lei da dietro si sentì avvolta con lui che le disse all’orecchio “mettiti comoda e le abbass’ la zip del tubino, arrivò a metà schiena e sganci’ il reggiseno, lo tolse e le strinse da dietro quella mammelle giganti. “Cazzo sono enormi!”
Lei era un po’ rigida, ma lui le andò davanti e guardandola negli occhi la baci’ in bocca quasi travolgendola. Lei provava reazioni contrastanti: da una parte Salvo le faceva ribrezzo, brutto basso e viscido, ma dall’altra aveva saputo eccitarla tutta la sera ed ora aveva la figa fradicia e voleva che lui la scopasse. Lui si sbotton’ i pantaloni e guardandola negli occhi le disse “quelle labbra sono fatte apposta per succhiare cazzi, datti da fare!” … lei si avventò sopra ed iniziò a succhiarglielo, nel mentre pensava “per’, un mezzo nano ma con un bel cazzo!” lui nel frattempo le strizzava le tettone e farfugliava, le spingeva la nuca più in fondo possibile e si godeva la sua bocca e la sua lingua, ma la voglia di spogliarla era troppa quindi dopo un paio di minuti si stacc’, la fece alzare, le tirò giù del tutto il vestito e le strapp’ letteralmente il perizoma, la fece appoggiare sul divanetto e infilandole due dita nella figa ...