1. Mya cap. 1


    Data: 25/06/2023, Categorie: Trans Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    ... così posso tornare alla mia amata poltrona.
    
    “Succhiami il cazzo troia.”
    
    Stefano sa che non deve toccarmi il pene con le mani, quindi fa scivolare l’elastico delle mutandine usando i denti, liberando così l’oggetto del suo desiderio.
    
    Non c’è bisogna che dica nulla, il mio membro è già fra sue labbra e sento distintamente la lingua che ci gira intorno. Così come non c’è alcuna necessità che gli dia il ritmo, la troia sa che prima me lo fa diventare duro, e prima glielo metterò nel didietro, facendolo gemere come una cagna in calore.
    
    Gli passo il preservativo, che srotola sull’asta usando la bocca, per poi girarsi e allargarsi le chiappe con le mani. Riesco a sodomizzarlo senza neanche alzarmi dalla poltrona, e subito i miei pensieri corrono altrove.
    
    Penso a sua moglie, che ogni tanto si comprerà della lingerie sexy, sperando così d’avere una serata diversa, ricercando quella passione che non vive da anni. Ma penso anche ai suoi colleghi, che lo considerano un ‘uomo tutto d’un pezzo’, dai rigidi principi morali, duro con tutti iniziando da se stesso.
    
    Ah se lo potessero vedere adesso !
    
    Sodomizzato peggio d’una puttana da pochi soldi, che mi prega di scoparlo come meglio credo.
    
    “Leccami il culo, e anche le palle.” gli dico spingendolo in avanti e scivolando verso il basso, quel tanto che basta per permettergli d’eseguire i miei ordini.
    
    Leggo nei suoi occhi la delusione per aver smesso di scoparlo, ma in fondo anche lui sa che quella non è altro che una ...
    ... breve interruzione, e che dopo il gioco riprenderà con ancora più vigore.
    
    Lo lascio giocare coi testicoli e soprattutto col mio buchetto, sul quale passa la lingua con tanta forza, che quasi la fa entrare dentro.
    
    “Brava la mia troia.” gli dico accarezzandogli la testa “Fosse per me ti terrei ore a leccarmi il culo, ma so che devi tornare da quella gran cornuta di tua moglie per recitare la parte del vero maschio.”
    
    Non gli do il tempo di rispondere, che mi alzo e gli spingo la mazza in bocca, togliendogli il fiato.
    
    Lo vedo sbavare, ma non sono ancora soddisfatta, voglio umiliarlo ancora di più.
    
    Mi sfilo le mutandine e gliele infilo in bocca, per poi inginocchiarmi dietro di lui.
    
    Questa volta sono io ad allargargli il culo, usando i pollici in modo da potergli allo stesso tempo afferrare le chiappe per avere maggior presa.
    
    Lo penetro con tanta forza che quasi mi scivola dalle mani, ma alla fine l’asta è tutta dentro il suo retto, e dalla sua bocca non esce un gemito.
    
    Mentre lo scopo non mancano insulti e sculacciate, ma è quello che vuole, sentirsi una puttana per mano di una donna col cazzo.
    
    “Dimmi quello che sei.”
    
    Lui non risponde così mi tiro indietro e gli infilo il pollice nel culo.
    
    “Dimmi quello che sei o ti faccio venire così.”
    
    “Sono una troia.” mi risponde a voce bassa.
    
    “Non ho sentito cosa sei ?”
    
    “Sono una troia, la tua troia, me ti prego fottimi ancora.”
    
    In un attimo sono nuovamente nel suo sfintere e riprendo a scoparlo con ...