Festa di giubilato: oltre alla sposa fanno la "festa" anche a me.
Data: 24/06/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: anita69, Fonte: Annunci69
Molti anni fa, quando ancora non stavo con Gius, partecipai ad una serata con quattro amiche per il nubilato di una di loro, che dopo pochi giorni si sarebbe sposata.
Avevamo fissato un buon ristorante in Versilia, dove, entrando, attirammo l’attenzione di tutti i commensali maschi e l’invidia delle femmine.
Eravamo giovani, bellocce, messe a fica, con abiti leggeri e cortissimi, dato che eravamo in estate ed in Versilia.
Mise che lasciavano poco all’immaginazione sui nostri “segreti”
Una cena allegra, poco mangiare ma tanti vini, per i molti brindisi di auguri per la futura sposa.
Dopo cena ci siamo dirette, in uno dei più famosi locali da ballo di allora, sul mare, per completare i festeggiamenti.
Nel locale vi erano molti bei giovani che facevano a gara a farci ballare ma anche a farci bere.
La nostra allegria aumentava sempre più al pari della voglia di divertirsi pazzamente.
Nella piena del locale ho finito per perdere di vista le mie amiche, ma non i miei spasimanti.
In particolare, un bellissimo giovane che non finiva di farmi ballare e di fare sentire la sua eccitazione per me, strusciando il suo pacco, notevole, sulla mia fica.
Devo dire che la cosa mi stava eccitando se non fosse che Carlo, questo il suo nome, non fosse in compagnia di due amici, uno orrendo, basso grasso untuoso e l’altro di una timidezza unica.
Taciturno, mi fissava senza togliermi gli occhi di dosso, da affamato, senza dire mai una parola: uno strazio.
Carlo ...
... mi piaceva molto, ero in su con l’alcool e ballo dopo ballo mi stavo eccitando sempre di più, cosciente che, se me lo avesse chiesto, mi sarei fatta scopare da lui.
La sala da ballo era al piano rialzato e al piano terra vi era la sala ristorante che a quell’ora era deserta, oltre che buia.
Carlo mi prese per mano, mi condusse giù nella sala ristorante, mi appoggio ad una parete, baciandomi la bocca, il collo, gli orecchi.
Mi scopri le tette massaggiandole con una mano mentre l’altra l’aveva intrufolata sotto la mia gonna e mi palpava il culo, spingendomi verso il suo cazzo, che duro e ritto, mi premeva forte attraverso pantaloni e abito sulla fica, che già iniziava a bagnarsi.
Piano piano mi alzò anche la gonna sul davanti e spostò la sua mano destra dalle mie tette al basso ventre, scostandomi gli slip, per inserire due dita nella mia fica.
Ormai eravamo arrivati al dunque, perché estratto il suo lussurioso cazzo dai pantaloni, stava armeggiando per metterlo al posto delle dita.
Vista la situazione e l’imminente penetrazione volsi lo sguardo per la sala, per assicurarmi che nessuno potesse vederci.
Con mia grande sorpresa vidi i suoi due amici che stavano osservandoci da poco lontano.
Feci uno scatto, mi liberai dell’abbraccio di Carlo e gli dissi: è vero sono ubriaca, è vero che mi piace il tuo cazzo, ma non intendo che i tuoi amici stiano a guardarci.
Carlo mi spiegò che erano due imbranati, uno per il fisico l’altro per la timidezza, che non ...