Lei decide per me
Data: 23/06/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: mida, Fonte: Annunci69
... gli stivali.
“Ho forse detto che potevi uscire?” la voce è dura, penetrante.
“No” rispondo sottovoce, testa bassa.
“No .. tutto qui.. solo no..?” si alza, viene vicino e mi gira intorno.. mi solleva il viso con forza, taccio mentre il timore si impossessa di me.. “non credi di dovermi mostrare un po’ più di rispetto?” mi scruta, mi sottomette con gli occhi.
“Si, Signora” spero davvero che così vada bene.
“Bene” mi sculaccia lievemente sulle natiche. Colto di sorpresa saltello leggermente anche se il contatto delle sue mani sulla mia pelle è davvero piacevole. “Ricorda Claudio, da adesso sono io che dico ciò che puoi e non puoi fare. Le tue iniziative non sono accette. Io decido per te!” lei divina ed io in estasi per ciò che ho sempre voluto..
In completo silenzio ascolto e sempre più eccitato capisco solo che forse, se lei mi vorrà, potrò essere suo in modo totalitario. Tutto questo è ciò che desidero.
“Ora mi spieghi cosa stavi facendo con le mie calze? Forse ti piace masturbarti con le cose altrui?” la voce è alta.
“No, Signora, solo mi piace farlo con le sue calze” rispondo tutto d’un fiato, veloce, teso e con l’eccitazione che cresce dentro..
“In ginocchio” l’ordine che attendevo con ansia arriva, sottrarmi alla sua vista, a quello sguardo che sottomette e indaga, che umilia è davvero eccitante. In ginocchio davanti a lei guardo voglioso quegli stivali, quelle calze che per molto tempo ho sognato di vederle indosso e di adorare.
Comincia a ...
... darmi dei colpetti in mezzo alle gambe, all'inizio leggera, precisa, cadenzata poi sempre più pesante. Il contatto dello stivale contro i miei testicoli ed il mio pene duro è una piacevole sofferenza. Resto fermo in ginocchio davanti a lei, a tratti gemo. Mani lungo i fianchi, sono totalmente preso dalla situazione. Tengo costantemente lo sguardo basso, vedendo ogni volta la sua gamba sollevare lo stivale che mi colpisce. Ad ogni colpo chiudo gli occhi per poi riaprirli velocemente. Sentire che non ho potere è eccitante.
Non so cosa pensare.. continuo a ricevere quel calci con un misto di dolore e piacere.
La sua voce mi ridesta dalla quella sensazione di completa sospensione. Nulla esiste se non lei.
“Dimmi Claudio, ti piacciono i miei piedi?” il suono di quelle parole è musica per me; a testa bassa rispondo sussurrando “molto Signora, molto”.
Si sposta e si rimette seduta sul letto. Resto inginocchiato nel mezzo della stanza, senza lei a sovrastarmi mi chiedo per un attimo che sto facendo, se sono impazzito.. Poi richiama la mia attenzione dando un colpetto al letto. “Vieni qui” dice..
Senza pensare mi alzo.. “non ti ho detto di alzarti!” tuona, la voce ora è severa.
Mi rimetto subito in ginocchio, non capisco.. “scusi” balbetto sempre sussurrando; aspetto, non oso chiedere come arrivare da lei, i minuti scorrono così, non oso alzare lo sguardo mentre sento che l’attesa mi sta pian piano mettendo paura, imbarazzo ma anche molta più eccitazione.
Dopo un ...