1. la mia amica Marisa


    Data: 21/06/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: heirich, Fonte: xHamster

    ... contenta. Non riuscii a focalizzare del tutto la donna, ma ad una prima impressione mi sembrò un bel pezzo di figa , molto più alta della zia (ci voleva poco) e con tutte le curve al punto giusto, anche se l’abbigliamento non mi sembrò ricercato ne appariscente; quello che mi colpì di lei, neanche da dire, furono le sue calzature, due alte ciabatte con la zeppa di sughero e la patta nera traforata dalla quale spuntavano le dita che però non riuscii a ben inquadrare. A quel punto un’idea balenò nella mia mente; sicuramente la sua visita sarebbe stata abbastanza breve vista l’ora e dato che la donna era sposata, per cui mi appostai a mia volta e attesi la sua uscita. Non avevo idea di come mi sarei comportato al riguardo: se l’avessi solo osservata di nascosto, se avessi fatto in modo che mi riconoscesse, se le avessi rivolto la parola. Decisi che avrei seguito quello che il mio istinto, al momento, mi avesse suggerito. Poco dopo infatti la vidi uscire ed avviarsi verso l’auto posteggiata, mi avvicinai e salutandola le chiesi come stesse. Angela,questo era il suo nome, mi riconobbe subito tanto è vero che sorridendomi mi rispose a tono senza chiedermi chi fossi o cosa volessi (era la prima volta che ci vedevamo). Ci fu un breve scambio di convenevoli che servirono a farci capire reciprocamente che ognuno sapeva chi fosse l’altro, poi ci salutammo e il mio stupore si palesò quando mi disse: “Ciao, a presto”. Fu infatti quell’ultima frase di congedo che mi fece riflettere sul suo ...
    ... senso più recondito. Cercai di non pensarci più di tanto, “Sarà il suo modo di fare” convenni fra me e me, ma il dubbio mi rimase; inoltre venni a sapere che Angela era incinta, anche se di soli due mesi, per cui le sue forme non avevano ancora subito i canonici cambiamenti delle gestanti. Ebbi inoltre modo di rimirare le sue alte ciabatte che slanciavano la sua figura e le sue dita dei piedi, ben allineate e di giuste proporzioni, che la patta traforata tratteneva insieme armonicamente: una meraviglia. Dopo alcuni giorni, durante una mia consueta “visita” a Marisa, questa mi chiese se avessi conosciuto la nipote (certamente quest’ultima le aveva comunicato del nostro incontro); le risposi di si spiegandole come fosse accaduto. “Mi ha fatto i complimenti per te” concluse Marisa dicendomi inoltre che le avevo fatto una buona impressione. “Cos’è, devo superare l’esame della nipote per “farmi” la zia ?” esclamai scherzando, al che Marisa rispose prontamente con un :”E se anche fosse. Sai, Angela ci tiene molto a me e teme possa soffrire e provare dispiaceri”. Mi sentii, non so perché, come preso in mezzo e volli subito chiarire le cose, per cui , tra il serio e il faceto, chiesi : “Non sarà per caso che mi vorrebbe anche “provare” per capire se ti vado bene?”. Marisa non si stupì della mia affermazione, ne si scompose; mi sorrise maliziosamente e, avendo capito le mie intenzioni, si premurò di spiegarmi. “Vedi” iniziò col dirmi, “Come saprai Angela è incinta di quasi due mesi e ...
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