1. Vedremo


    Data: 30/07/2018, Categorie: Etero Autore: Ginnylinny, Fonte: EroticiRacconti

    ... di sputarmi in bocca.
    
    Stringi il mio mento con la mano, e prendi la mira, vedo la goccia che piano piano scende nella mia, la bramo e la voglio.
    
    Appena approda sulla mia lingua, la deglutisco assetata e tu mi dai un piccolo schiaffo sulla guancia, per poi leccarmi il collo fino a sfinirmi.
    
    Dio mio, ora vorrei farmi prendere a schiaffi sul culo e vorrei una bella impronta rossa sul gluteo, a testimonianza che sono tua.
    
    Ma tu non hai questo in mente, mi cacci finalmente il tuo enorme cazzo in bocca.
    
    Dio mio che liberazione, dopo mesi di merda e di cose che non vanno affatto bene, è arrivata la cosa che più mi piace: spompinarti a dovere.
    
    E lo faccio, sento che aspetti che sia io a prenderlo fino a dove riesco, che comprende il mio soffocamento.
    
    Mentre lo faccio, mulinello la lingua intorno alla cappella, sento il tuo respiro pesante e cerchi già di trattenerti.
    
    Mi stacco, sputo sull’asta mentre ti fisso, continuando a passare la lingua su tutta la lunghezza.
    
    Non uso mai le mani, lo so che ti piacciono i bocchini solo di bocca, quindi mi immergo di nuovo in apnea.
    
    Nel mentre mi spogli tutta, mi ficchi due dita dentro alla figa grondate, caldissima, non mi trattengo e godo.
    
    Togli il cazzo dalla mia bocca velocemente, alla mia ennesima supplica di volere uno sputo, lo fai e poi mi metti due dita dell’altra mano nella mia bocca.
    
    Succhiamele Troia, mi dici.
    
    Eseguo.
    
    Io in realtà sono annebbiata, vedo che sei nudo ma non ho visto toglierti i ...
    ... vestiti e poi mi butti a letto.
    
    Non possiamo scopare, i patti sono patti, te lo ricordo.
    
    Annuisci.
    
    Sono supina, tu mi sovrasti fino a mettermi il cazzo in mezzo alle tette, le stringo ai lati, mentre tu inizi a spingere.
    
    Ti prendo la cappella, rossa e pulsante, in bocca e ti chiedo di scoparmi la bocca.
    
    Scopami la bocca, cazzo.
    
    Si, ma stai zitta la gente dorme mi dici.
    
    Quanto godo quando mi rispondi così, poi lo sento in gola mantengo la testa sollevata, per agevolare le tue spinte continue e inesorabili.
    
    Ti guardo da sotto, con una mano ti mantieni alla testata del letto che cigola pianissimo, è quasi impercettibile.
    
    È bellissimo vederti godere così tanto.
    
    Mentre con l’altra mano mi dilani la carne, fai godere me, trasformandomi allo stato liquido.
    
    Mi dici che stai per venire, così ti impongo di cambiare posizione, tassativamente devo ingoiare tutto.
    
    Invertiamo i ruoli, ora ti sovrasto io, ti sego veloce con la mano, mentre mi chiedi pietà.
    
    Pietà non te ne do, mi dici che sono la tua troia.
    
    A denti stretti quasi minacciandoti, mi avvicino al tuo orecchio, chi cazzo ti fa godere cosi?
    
    Parliamo così piano che sembrano ultrasuoni le nostri voci, eppure sento tutto così bene, come se stessimo urlando con un megafono.
    
    Ma questi sussurri ci bruciano la carne lasciando un segno, ne sono certa, anche se siamo bravi a nasconderceli a vicenda.
    
    Continuo a tormentarti: Chi cazzo viene a casa tua alle 8.30 di mattina a farti godere così? ...