NORA E IL SUO SEGRETO
Data: 14/06/2023,
Categorie:
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... ... –
Sedettero in cucina e, finalmente, appena lui tolse gli occhiali, si guardarono negli occhi e, per un interminabile istante, si tuffarono l’una nell’anima dell’altro.
La stessa, identica sensazione provata la prima volta che si erano fissati e ... rapiti, con gli occhi, trent’anni prima.
Erano cambiati. Molti inverni avevano provato le loro ossa, molte estati avevano seccato la loro pelle ma, per le loro anime, niente era cambiato.
La nostalgia li trascinò per pochi secondi in un vortice senza appigli e senza pavimento ... poi Nora fermò quel momento di caduta libera:
- Caffè? – chiese.
- No, grazie, solo un bicchiere d’acqua ... devo riprendermi ... –
- Ma smettila di fare lo scemo – Nora era leggermente stizzita, mentre l’antica rabbia le ricordava tutto quello che non era stato, tra loro.
- Sei il buffone di sempre – disse poi, calmandosi – piuttosto raccontami di te, anche tu hai figli, ricordo bene? –
La donna si appoggiò alla cucina in una posa che, probabilmente, le era familiare e incrociò le braccia delicate.
Mauro bevve con avidità, aveva la fronte leggermente sudata. Approfittò di un tovagliolino del dispenser.
- Non parliamo di questo tempo inutile, te ne prego – disse – Mentre gli anni passavano sapevo di viverli senz’anima ... senza amore ... come se il mio spirito fosse parcheggiato, mentre il corpo faceva del suo meglio per accontentare gli altri ... e forse, la vita stessa. –
- Ma insomma ... – replicò lei ...
... spazientita – cosa vuoi? Vuoi che ti chieda di andartene ... ma io non lo so! – sbottò.
- No, ti prego – disse Mauro – perdona la mia irruenza ... abbi pazienza. E’ che non mi pare vero di vederti qui, davanti a me ... come una volta. – poi con delicatezza ... – Come sei bella! –
- Si, proprio! – però sorrise del complimento.
Effettivamente aveva avuto la fortuna di mantenersi magra e minuta, nonostante gli anni, le gravidanze e gli affanni ... però sapeva di avere le rughe agli occhi e che, sotto il reggiseno, non c'era più quel seno florido che le ornava il petto nella sua “primavera”.
Mentre lui finiva la sua acqua, lo studiò, critica, e dovette ammettere che si manteneva bene anche lui; ricordò dolorosamente che aveva quattro anni meno di lei e che adesso le pesavano tutti, altroché.
Aveva messo qualche chilo, un po’ di pancia, ma tipicamente “mediterranea” ... e non gli stava tanto male.
Ma quello che non riconosceva assolutamente in questo “signore” così vicino ma così estraneo, era la dolcezza che trasmetteva ... il suo sguardo era remissivo, arrendevole; ma lui non era così, oh no!
Lo ricordava. Battagliero, deciso, volitivo: un po’ prevaricatore ... invece adesso, eccolo, piegato dalla vita, con qualche ruga ai lati della bocca, segno di un lunga, misteriosa, sofferenza ... e fu così, che Nora, si lasciò fregare.
Non avrebbe mai e poi mai ceduto a Mauro, mai più nella vita, lo aveva giurato; ma soprattutto mai e poi mai, quella mattina normale, in casa ...