Smarrito e senza vitalità
Data: 13/06/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io guardavo a lungo quelle lacrime che rigavano il suo viso, mi rendevo perfettamente conto che stava subendo un brutto e sgradevole momento, tenuto conto che le crollava in quel frangente il mondo addosso, ma era inevitabile e irreparabile che finisse in quel modo, perché la fiducia, la speranza e in ultimo la stima concentrata e benevolmente riposta in quella ragazza, era miseramente e penosamente giustappunto crollata la sera prima. L’idea di farle una sorpresa, infatti, andando a casa sua senz’avvisarla, in realtà era stata la mia credenza più futile, insulsa e salottiera che potessi compiere. In quel momento io avevo voglia di stare con lei, perché era tutto il giorno che mi girava per la testa la visione, l’intenzione e il profondo desiderio del suo corpo fremente sotto il mio, con tutte le apparenti e le visibili conseguenze di quegli esiti naturali che sarebbero in ultimo sopraggiunti.
Sul posto di lavoro, pur sforzandomi, non riuscivo a rimanere concentrato, mi perdevo in voli approssimativi e improvvisati, in quanto il traguardo finale era sempre lei, solamente lei. In questo modo, appena uscito dall’ufficio, comprai un mazzo di fiori e m’avviai direttamente verso casa sua per spartire con lei le mie angustie e i miei turbamenti quotidiani. La sua finestra era al piano terra di quell’appartamento, così per gioco non bussai e andai direttamente là davanti per eseguire le facce comiche e spassose sul vetro: Immaginate soltanto adesso il mio stupore, quando la vidi ...
... seminuda abbracciata e stretta al corpo d’un altro ragazzo. In quella circostanza io rimasi lì come un citrullo, palesemente irrigidito e totalmente neutralizzato da quell’inattesa e insospettata situazione, francamente bloccato squadrando irreparabilmente quello che avveniva là dentro quella stanza. Il primo pensiero in origine fu d’aver sbagliato casa, poi finestra, infine ragazza, malauguratamente però tutto coincideva. Io osservavo alquanto sgomento e apertamente turbato la mia ragazza spogliarsi e lasciarsi andare sotto le mani di quello sconosciuto, perché riconoscevo il suo corpo man mano che si denudava e soprattutto distinguevo quell’espressione erotica sulla sua faccia ogni volta che s’accingeva per fare l’amore.
In quell’occasione mi sembrava di vedere la scena d’un film: io ero uno spettatore nascosto d’un lungometraggio porno, mentre le luci leggermente velate giocavano creando figure d’ogni sorta nel vedere lei nuda e lui del tutto scoperto. Quando i loro corpi frementi s’unirono i fiori mi caddero dalle mani, così come sprofondarono i miei sogni irrimediabilmente infranti e per sempre spezzati per quello scenario al quale assistevo. Io ripensai ai nostri momenti di passione e in modo autolesionista li accostai speditamente paragonandoli con quelli del momento. Il dispiacere, la sofferenza e il tormento salivano sollecitamente così come i loro gemiti, giacché vedevo i movimenti sempre più decisi e definiti, guardavo agghiacciato e atterrito il corpo della mia ...