La mia vita da Bull
Data: 11/06/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Bullatipico, Fonte: RaccontiMilu
... all’ombra di una parte crollata dell’edificio vidi Caterina con la gonna sollevata e Paolo inginocchiato tra le sue cosce a cibarsi dal boschetto scuro che li cresceva. Un grosso pene, il primo che avessi visto, spuntava dagli short di Paolo, svettando verso l’alto che lui lentamente scappellava. Rimasi rapita da quella scena, dai gemiti, dalla sincronia perfetta del movimento dei loro corpi. Caterina aveva denudato il suo seno che si pastrugnava godendosi la leccata. Quando Paolo lasciò libero il suo pene per penetrare con 2 dita la calda figa di Caterina i gemiti presero a crescere fino ad esplodere in quello che scoprii dopo essere un violento orgasmo. Quando il respiro di lei tornò regolare Paolo si mise accanto in piedi e lei, con naturalezza toccò il suo pene cominciando a masturbarlo. Si interruppe come una cerbiatta che aveva sentito un predatore. Da un muretto laterale comparve anche Aldo, si scambiarono qualche battuta, Caterina con mio stupore e orrore, non si ritrasse dalla presenza dell’amico. Chi era Caterina? Cosa era diventata? Mi faceva schifo eppure la invidiamo terribilmente, avrei voluto esserci io, così sicura da masturbare quel cazzo giovane e fresco davanti ad un suo amico. Ero così eccitata e scandalizzata da avere le vertigini, forse anche per il sole violento che batteva sulla mia testa. Quello che vidi dopo portò il mio scandalo a nuovi livelli. Infatti sempre ridendo e scherzando Aldo si unì alla coppia calandosi i pantaloni e mostrando un fiero ...
... cazzo svettante. Caterina non perse tempo e con entrambe le mani prese a masturbare entrambi i giovani uccelli. Dopo un incoraggiamento passò direttamente a succhiarli con maestria, alternando i giovani falli senza mai smettere di masturbarne prima uno e poi l’altro. Ero sconvolta, sentivo le mutandine zuppe e i miei umori viscosi scorrermi lievemente lungo le cosce. Mi toccai la figa da sopra la gonna che portavo procurandomi una violentissima scarica di piacere. Non mi ero mai masturbata, nessuno mi aveva mai spiegato come fare ma le dita trovarono la strada da sole. Le urla e i grugniti dei due figli di manovali si fecero più intense tanto da farmi fermare il nuovo e peccaminoso gioco. Caterina, con il piccolo seno al vento infatti, puntando i due falli contro le sue tette aveva preso a masturbarli con violenza fino a che, con pochi secondi di distanza, entrambi eruppero in un poderoso orgasmo versando il loro seme sulla pelle candida di Caterina. Era troppo. Era davvero troppo. Scappai di nuovo verso casa. Odiavo Caterina, non la volevo più vedere. Arrivai a casa con la Vespa abbandonando quella troia. Mi chiusi in camera sconvolta, mi buttai sul letto. Chiusi gli occhi e rividi tutta le scene sconvolgenti e ripresi masturbarmi. Raggiunsi il primo orgasmo della mia vita in meno di 20 secondi. Non contenta continuai e continuai e continuai, passai forse un’ora a procurami orgasmi a ripetizione vivendoli tutti con senso di colpa e sommo piacere. Da allora fu il mio rito ...