La mia vita da Bull
Data: 11/06/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Bullatipico, Fonte: RaccontiMilu
... dalla piscina che era già buio con un gran sorriso, il pesce aveva abboccato, ora dovevo solo tirarlo a bordo e fotografarlo per compiere il primo passo della mia vendetta. Arrivai nell’appartamento di Linda, misi il costume ad asciugare e la chiamai. Era ancora molto triste, parlava poco, penso che avesse ricevuto da poco le sue pillole, non volevo che venisse a sapere che avevo già mosso il primo passo lungo la via della rivincita. La salutai e mi misi a dormire nel suo letto. Adoravo il suo profumo, lo sentivo sul cuscino, lo sentivo nel piumino. Mi procurò un’erezione immediata. Presi a masturbarmi abbassandomi i boxer fino alle ginocchia, sentendo la cappella che sfregava contro la sua coperta. Era diverso con lei, sia quando me la scopavo, sia masturbandomi pensandola. Si, completamente diverso eppure non meno eccitante. La amavo? No, non penso, ma sicuramente c’era un profondo legame di affetto e amicizia come non l’avevo mai provato con nessuna. Era la mia mentore, la mia troia e la mia amica. Un connubio perfetto. Eppure non disdegnavo gli altri tipi di rapporto, quelli solo ed esclusivamente finalizzati al sesso. Ripensai alla bagnina di cui nemmeno sapevo il nome, anche lei mi eccitava, mi eccitava quanto trasudava porcaggine, quanto era puttana a farsi scopare da uno sconosciuto nell’infermeria di una piscina quando aveva visto nemmeno 30 minuti prima il suo ragazzo. Certo, le puttane occasionali erano una gran cosa ma la sensazione di conoscere mentalmente e ...
... fisicamente una ragazza e manipolare il suo corpo come un artista suona un violino traendone un suono altrettanto dolce era ancora meglio. Presi a fantasticare sul fottermi a pecora Linda davanti alla bagnina che ci guardava, di farla urlare dal piacere mentre il suo bel culo burroso veniva sbattuto e sculacciato dalla mia libido smisurata’ mentre quella povera bagnina che aveva incarnato l’inizio della mia vendetta poteva solo masturbarsi. Scostai appena in tempo le coperte eiaculandomi copiosamente sull’addome, strozzando un urlo. Pulii lo sperma con un fazzoletto e sprofondai in un profondo e beato sonno post orgasmico. Il mattino dopo lo passai gironzolando per la città, con la mente rivolta al pomeriggio e a come riuscire a fare una foto a quella bagnina pompinara. I cellulari non erano ancora diffusi, specialmente quelli con macchina fotografica. Mi ero procurato una vecchia polaroid per scattarle le foto ma era difficile, sarebbe stato a dir poco sospetto portarmi una macchina fotografica in piscina, inoltre era più rumorosa di una tromba quando scattava una foto. Mi sedetti su una panchina in un parco riflettendo su come risolvere la questione quando vidi qualcosa che mi diete un’idea rischiosa ma geniale. Poco più avanti un papà distratto venne ferocemente aggredito da una madre per aver preso a spingere la carrozzina del suo bambino senza rendersi conto che la sua, identica, era qualche metro più in là. Elaborai il seguente piano, avrei scattato a casa di Linda un paio ...