1. Io cuckold - la rivincita


    Data: 07/06/2023, Categorie: Tradimenti Autore: zortonaldo, Fonte: Annunci69

    ... Tramaldi. «E tua moglie, come si è giustificata?»
    
    «Non lo sa. È successo stamattina. Ero rientrato e mi ero chiuso in un’altra stanza. Poi sono arrivati loro.» Luigi raccontò l’episodio, omettendo la sega. Non voleva sputtanarsi proprio del tutto.
    
    «E adesso vuoi fargliela pagare.» dedusse Claudia.
    
    «Anche.»
    
    «In che senso "anche"?»
    
    «Claudia, tu mi piaci, sei una donna intelligente, brillante, affascinante. E io...»
    
    La donna sollevò una mano per farlo tacere. «Non parliamone adesso. Ci sarà tempo.» si alzò e chiuse le tende a strisce. Lui la seguì con lo sguardo, incuriosito.
    
    «Siediti lì.» gli ordinò indicando un cubo imbottito alto circa mezzo metro che stava appoggiato ad una parete. Lui la guardò corrugando la fronte.
    
    «Prima di sederti, calati i pantaloni!» aggiunse lei, per fugare ogni dubbio sulle sue intenzioni. Andò alla porta, la aprì. L’unica luce che si riversava nel corridoio usciva dal suo ufficio per il resto del settore c’era silenzio e buio. Poi chiuse la porta e bloccò la maniglia con la levetta interna.
    
    Nel frattempo Luigi era rimasto in camicia e si stava slacciando la cravatta. La situazione lo eccitava. La sua capa gli aveva fatto avances piuttosto esplicite durante il viaggio in Germania, avances che lui aveva rifiutato temendo di non riuscire a convivere con i sensi di colpa.
    
    Claudia gli si inginocchiò davanti e gli prese in mano l’uccello. «Hai un bel cazzo!» disse a bassa voce. «Sai che mi hai fatto parecchio incazzare?» gli ...
    ... disse fissando i suoi occhi azzurri in quelli di lui.
    
    «Sono un pirla. Mi dispiace.»
    
    Claudia diede una leccata all’asta e poi tirò la pelle per scoprirgli il glande che ciucciò con forza. «Ah, sì...! Che bello!» sibilò lui.
    
    «Quella stronza non te li fa, vero?» Claudia rise debolmente. «Magari all’altro sì, e pure con l’ingoio!» rincarò lei.
    
    «Non me ne fotte un cazzo, pensa a succhiare!»
    
    Claudia sorrise e ubbidì, e andò avanti per un po’ alternando intense ciucciate a movimenti con la mano.
    
    «Adesso, però, tocca a me!» disse. «Vieni, andiamo alla scrivania che viene meglio.» si slacciò la minigonna di pelle nera e si sfilò gli slip. Si sedette nella sua poltrona, posò le gambe spalancate sul tavolo e gli disse «Vai sotto e leccami! Leccami bene!»
    
    Luigi si mise gattoni ed eseguì. Claudia aveva un altro profumo, più acre... e anche il gusto non era lo stesso di Elena. Ma Luigi scoprì che gli piaceva. Dopo aver leccato clitoride e labbra, umettò due dita e gliele infilò. Claudia rispose aspirando aria a denti stretti. «Infilane un altro!»
    
    Luigi piegò col pollice il mignolo e le ficcò anulare, medio e indice riuniti a punta, muovendoli avanti e indietro. «Cazzo, che bello! Ma sei un porco!» esclamò Claudia e si lasciò fare per un po’.
    
    «Basta, fermati! Voglio il tuo cazzo. Torna a metterti sul cubo, svelto!»
    
    Sempre a gattoni, Luigi retrocesse ed eseguì. Lei lo raggiunse, divaricò le gambe e gli si sedette sopra, impalandosi sul suo cazzo. «Stai fermo.» ...