1. L’isola – 3


    Data: 04/06/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    ... cazzo sull’ano e spinse.
    
    – Ah…Bruno, ahia – disse il ragazzo – mi fa male ma continua, mettimelo.
    
    Vide Bruno che lo sbatteva e lui che gli andava incontro col culo.
    
    – Rompimi – gli diceva – lo voglio. Fai più forte.
    
    Ivo sentiva il suo cazzo diventare duro. Bruno si fermò ed il ragazzo continuò a chiavarsi sul suo cazzo. Quella cosa lo eccitava molto. Alla fine Bruno gli venne nel culo con alcuni colpi forti ed il ragazzo disse:
    
    – Ah….che bello. Mi fai sentire come fossi la tua ragazza.
    
    Bruno si allontanò e li lasciò soli.
    
    – Ti è piaciuto’ –gli chiese Ivo.
    
    – Farselo mettere è bellissimo, anche se non ti fa venire. E’ bello sentire quando viene. Ti ha eccitato?
    
    – Beh, si – disse Ivo –
    
    – Vuoi venire? Dai, ti faccio venire io, ti piacerà.
    
    Si inginocchiò davanti a lui, gli abbassò i pantaloncini e glielo prese in bocca. Lo faceva con grande passione e non ci volle molto a far venire Ivo nella sua bocca.
    
    Andarono via insieme.
    
    – Come hai cominciato? – chiese Ivo.
    
    – Ero indeciso, molto e lui mi forzava a toccargli il cazzo. Mi dava piacere e così lui mi convinse a penderlo in bocca, ma dovette tenermi fermo per mettermelo in bocca. Poi mi ha convinto a farmelo mettere. Fa un po’ male, le prime volte, quando entra ,ma poi il dolore ti eccita, si mescola al piacere e ti fa sentire il desiderio di farlo godere nel tuo corpo.
    
    – E la tua ragazza?
    
    – Lo facciamo tutti i giorni con lei, ci amiamo. Ma sai, quando lo faccio con lei mi viene ...
    ... anche il desiderio che Bruno sia dietro di me. Sto cercando di convincerla, anche se, se lo facciamo, Bruno vorrà chiavarla anche lui e lei non ci sta. Ivo, quando vuoi te lo faccio di nuovo, basta che mi fai un cenno.
    
    Il mattino dopo non andò in spiaggia. Si alzò tardi, era stanco; ripensando a quell’incontro si era masturbato due volte e gli piaceva ripensarci. Andò a mangiare alla tavernetta del villaggio e quando entrò vide Bruno a tavola, che lo chiamò.
    
    – Siediti – gli disse – ti offro il pranzo.
    
    Mangiavano spaghetti con telline e parlavano.
    
    – Ti è piaciuto ieri sera? – chiese Bruno
    
    – Si – rispose lui – ma non capisco perché. Mi ha eccitato.
    
    – Perché il desiderio è anche dentro di te: pensaci. Vediamoci stasera e ne parliamo.
    
    Andò in spiaggia quel pomeriggio. Stava da solo e fece un bagno che lo ristorò.
    
    Quando tornò dal mare c’era Marta sotto il suo ombrellone.
    
    – Ciao, giovanotta – le disse
    
    – Bacio – gli rispose. E lui la baciò a lungo nella bocca.
    
    – Quindi Marta ti piace proprio? – disse – Alla mia età un ragazzo come te è un sogno.
    
    – Beh, anche una donna come te per me è un sogno. Hai una fica bellissima.
    
    – Solo?
    
    – Mi piace come sei, mi piace il suono della tua voce, mi piace guardarti, mi piace sentire la tua pelle sotto le dita, mi piace il tuo spirito. Ma tu non volevi sposarmi? Dove siete state ieri sera?
    
    – Una festicciola a casa mia, ma non ho potuto invitarti.
    
    – Perché?
    
    – Perché tu non accetti di sottometterti ad un ...