Alla mamma non far sapere quanto è bello un cazzo nella fica e un altro nel sedere
Data: 01/06/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti
... subito dopo, anche Fede si avvicinò, sforzando di farsi posto accanto al cazzo del fratello.
“Ma siete pazzi? Non si può!” eppure, mentre lo dicevo, sentivo le pareti della mia fica aprirsi per accogliere anche lui, che, mentre Giovanni rimaneva fermo, cominciò il suo classico movimento ondulatorio. Con la fica così piena, il cazzo di Fede si strusciava sul mio clitoride, provocandomi un piacere tale che a stenti riuscivo a prendere in bocca il cazzo di Mirko. Dovetti, spesso, limitami a leccarlo, tra un sospiro ed un gemito.
“Siete dei porci! Ed i porci sono figli della troia… ed io sono una troia. Mi piace essere troia. Non pensavo mai si potesse fare: 3 cazzi tutti per me e tutti e tre contemporaneamente “.
“Ti piacciono due cazzi nella fica, troia?”
“Sì: mi fanno impazzire.”
“Vedrai quando ne avrai uno nella fica ed uno nel culo.”
Provai una strana sensazione, una specie di improvviso e immotivato rimorso.
“Mi dite cosa pensate di me?” chiesi.
“Non potremmo parlarne dopo?”
Qualsiasi senso di colpa svanii in un istante, come fosse la risposta che volevo. Attendevo di fare quella nuova esperienza e provavo ad immaginare cosa potessi provare, mentre continuavano a scoparmi ed io continuavo a godere senza ritegno. Poi, Giovanni si sfilò, obbligando Fede a fare altrettanto. Il primo puntò dritto il cazzo sul buco del mioculo: era decisamente più piccolo di quello di Mirko ed anche ben lubrificato dai succhi della mia fica, eppure dovette faticare ...
... un po’ per farsi strada dentro di me. Fede tornò a prendere possesso della mia fica e cominciarono a muoversi, prima con difficoltà, poi sempre con maggiore facilità: assunsero un ritmo preciso, mentre uno affondava, l’altro si ritraeva e poi viceversa. Ringraziai col pensiero in ogni lingua ed in ogni religione quelle sconosciute maestre che avevano così ben insegnato ai miei figli come dare piacere ad una donna, ad una femmina. Urlavo senza ritegno, mentre li incitavo a fottermi ancora di più. In quei pochi momenti in cui riuscivo a tenere gli occhi aperti, vedevo Mirko segarsi lentamente proprio di fronte a me. Il suo cazzo, enorme, svettava imperioso, mentre la mano scivolava, coprendo e scoprendo la cappella. Lo immaginavo nella mia bocca e mi leccavo le labbra, ma continuavo a godere di quei due cazzi che strusciavano uno contro l’altro, divisi solo dalle sottili membrane dei miei organi. Una stupenda sensazione di liquido caldo che invadeva il mio intestino mi frce capire che Giovnni era venuto, mentre Fede continuava a sbattermi. Io? Non so quanti orgasmi avessi già avuto: provavo una vertigine che mi spingeva a volere ancora più cazzo, ancora più cazzi e, nonostante fossi distrutta, provai una spiacevole sensazione di vuoto, quando, tirando fuori il cazzo dalla mia fica, Fede mi sputò in faccia tutta la sborra che aveva in corpo. M ebbi solo il tempo di un sospiro e di stringermi forte alui, perché Mirko arrivò, aiutò il fratello a sollevarsi e liberò anche Giovanni, ...