1. Le due taccheggiatrici – Capitolo 3 – “Sbandamento”


    Data: 22/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... obbedire: la cappella del cazzo, la più grossa della giornata, le entrò con violenza, sbandando nella sua bocca quasi fosse un’auto guidata da un ubriaco. Ora uno in mezzo alle sue gambe spingeva in un senso e contemporaneamente un altro si dava da fare sulla sua faccia.
    
    E si stava eccitando tantissimo, si rese conto, mentre la sua fica continuava a gocciolare sempre più. Se qualcuno avesse provato a sfiorarle il clitoride o anche solo le tette, di certo sarebbe venuta. Di certo sarebbe stato l’orgasmo migliore della sua vita, capì.
    
    Qualcuno venne, dopo qualche istante, ma non fu lei la fortunata, e sentì nuovamente del liquido caldo riempirle la passera.
    
    – Sì, vaffanculo! – sbottò Clerici, con un gemito di piacere. – Questa puttana è così calda e sexy che non ho mai sborrato tanto in vita mia!
    
    Un ultimo paio di colpi e Marianna sentì il cazzo scivolare fuori di lei. Uno sputo si spiaccicò sulla sua pancia piatta.
    
    – Davvero? – disse una voce che la ragazza riconobbe essere il tipo che stava scopando la bocca di Francesca. – Allora vediamo se la fica della zoccola è meglio della bocca della troia.
    
    Un attimo dopo, tra i colpi di tosse della sua amica finalmente libera di respirare, sentì un nuovo cazzo allargarle le pareti della fica, colmandola ancora più del precedente.
    
    – Mi sembra bella piena di crema, la passera. – commentò la voce di prima.
    
    – Che hai? Schifo, Menardi? – domandò ridendo Clerici.
    
    – No, no. Adoro la fica in ogni caso. – rispose ...
    ... Menardi, dimostrandolo iniziando a sbattere Marianna con violenza. Il suono che si produsse dalla fica fu quasi ancora più forte di quello che si alzava dalla bocca. Sentì delle mani afferrarla per le caviglie ed alzarle ed aprirle le gambe.Il ragazzo era così possente nel colpirla che il suo viso andava a sbattere contro i coglioni del tipo che le teneva il cazzo in bocca. Entrambi cominciarono ad insultarla e a scoparla con sempre maggiore violenza e in profondità. Marianna si sentì sempre più sopraffatta, la sua mente che stava collassando sotto quei colpi, quando sentì il cazzo in bocca scoppiare in una sborrata calda, lo sperma colloso schizzarle in faccia quando l’uomo lo estrasse dalle labbra e lo puntò contro il viso della bionda.
    
    Forse alla vista di quello spettacolo, forse perché l’azione nella bocca di Francesca l’aveva già eccitato abbondantemente, pochi attimi dopo anche Menardi raggiunse l’orgasmo, e sembrò voler emulare Vitto perché anche lui tirò fuori dalla figa il cazzo, che ancora sborrava, per venire sull’addome di Marianna. La ragazza sentì schizzi caldi finirle sulle labbra della passera, sull’inguine, sulla pancia.
    
    – Pezzo di merda! – ruggì Borio, all’improvviso. – Che cazzo fai, Menardi? Non sborrarre sulla mia scrivania!
    
    Il ragazzo trasalì all’urlo del suo principale, abbassando il capo tra le spalle, perdendo per un istante la sua baldanza, ma subito la ritrovò, quando gridò: – Nessun problema!
    
    Allungò un braccio sulla testa di Francesca che, ...