Quella volta in un magazzino
Data: 21/05/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Belluomoover, Fonte: Annunci69
... Velocemente si spogliò anche lui e mi si mise tra le gambe, che mi tenne aperte. Sentii che si sputava sul cazzo, poi tenendomi le chiappe aperte con le mani mi sputò sull’ano. Subito sentii la sua grossa cappella che mi forzava, io strinsi i denti e cercai di rilassarmi più che potevo, la voglia che avevo era tanta ma sapevo anche che non sarebbe stato facile prendere un tale calibro. Quando la sua mazza fu ben indirizzata, con un colpo di reni me lo schiantò tutto dentro facendomi urlare. “Grida grida, qui non può sentirti nessuno” ridacchiò, poi si appoggiò tutto sopra di me cominciando a pompare e mordendomi l’orecchio a sangue.
Sentivo quel corpo sudato che mi schiacciava, il dolore al buco era tanto ma il mio uccello preso tra la mia pancia e quel materasso lercio a ogni colpo che lui mi dava si strofinava provocandomi onde di piacere.
Enzo ci sapeva fare, cambiava ritmo e profondità dei colpi, mi infilava la sua grossa lingua nell’orecchio riempiendolo di saliva.
Io a quel punto ero eccitatissimo e muovevo il culo assecondandolo e accentuando a dismisura il suo e il mio piacere.
Poi lui si sfilò (con mio grande disappunto) e mi fece girare faccia ...
... a faccia. Mi mise un cuscino sotto il sedere per sollevarmelo e mi inculò nuovamente: una fitta di piacere mi percorse tutto il corpo. Tenendomi per le caviglie mi pompava senza pietà, insultandomi “Puttana, bagascia, pigliancula” e di tanto in tanto addentandomi un piede.
Io non ce la feci più e cominciai a menarmi il cazzo. Lui in risposta rallentò il ritmo e con una mano mi strinse le palle massaggiandole. Ero completamente in suo potere, lui godeva del mio culo come gli pareva e questo mi mandava in estasi.
In breve l’orgasmo mi travolse e il primo schizzo mi arrivò dritto in faccia; i successivi disegnarono una striscia liquida lungo tutto il mio busto.
Vedere la mia sborra sulla faccia gli diede il colpo di grazia: dopo qualche rapido colpo che mi squassò lo sfintere si sfilò, mi venne a cavalcioni e mi riversò sul viso lunghi e densi getti di sperma, che si mischiarono ai miei. Poiché stavo ancora ansimando un paio di schizzi mi arrivarono in bocca, così per la prima volta assaggiai il sapore dello sperma.
Esausti ci rilassammo un momento, poi mi diede un asciugamano per togliermi quella marea di sborra che mi ricopriva...
Fu una lunga estate….