1. La ricompensa di mia mamma


    Data: 19/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: ilnuovouomodicasa, Fonte: RaccontiMilu

    ... modo da permettermi di osservare i lividi che andavano già a formarsi sull’anca e sul ginocchio della gamba destra, oltre che sulla spalla sinistra. Un lieve bussare ha anticipato di qualche secondo l’ingresso di mia mamma nel bagno. “Allora come va, hai ancora tanto male?” mi ha chiesto, appoggiando istintivamente una mano sul livido alla spalla e scostandola subito dopo aver visto la mia smorfia di dolore. “Sono stato un idiota a cadere così, mi sa che ci vorrà qualche giorno perché il male passi. Guarda, sono già coperto di segni” ho risposto mentre lei iniziava già a rovistare nell’armadietto di fianco al lavandino. Non ci volle molto perché ne tirasse fuori un tubetto di pomata lasciato a metà da chissà quanto tempo, dicendomi “prova a spalmarti questa, se la metti subito magari faciliti la guarigione, poi anche solo massaggiare le botte aiuta a farle sparire prima”. Poco convinto, ho preso la pomata con uno sbuffo, borbottando un “che palle, io le odio le creme”, a cui è arrivato in risposta un suo “dai, ti do una mano a spalmarla così ci mettiamo meno e puoi andare a letto prima, che sarai stanco”. Detto questo, dopo aver abbassato la tavoletta del wc ed essercisi seduta sopra, mi ha indicato di avvicinare lo sgabello che teniamo lì di fianco in modo che potessi sedermici sopra, dicendomi di iniziare a spalmare la crema sulla spalla e di allungare la gamba destra verso di lei, in modo che potesse prendersi cura del mio ginocchio. Piacevolmente stupito della sua ...
    ... decisione, ho colto l’occasione per sminuire l’incidente, scherzando su come qualche kilo di grasso in più mi avrebbe potuto salvare da quei traumi, e ridendo di come sia stato sciocco a cadere così rovinosamente alla mia età. Dopo qualche risata però mi sono reso conto che il massaggio che mamma mi stava facendo stava avendo un certo effetto su di me, e che al centro dell’asciugamano iniziava a comparire una sagoma ­inequivocabile. Prima che potessi iniziare a pensare a qualcosa che potesse spegnermi, però, è arrivato il suo “allora, cosa vuoi che massaggi adesso?” a cui non sono riuscito a rispondere finchè non ha chiarito “beh, dove altro hai preso botte?”. Prima che potessi pensare a un modo per congedarla, aveva già passato velocemente gli occhi sul mio corpo, soffermandosi sul profilo che era comparso sull’asciugamano. Con un tono incuriosito e divertito, mi ha chiesto “ma scusa, e quello da dove salta fuori?”, alzando poi gli occhi fino ad incrociare il mio sguardo che già trasudava vergogna. “Eh sai, col covid è da un po’ che non esco con nessuna ragazza…” ho bofonchiato, vedendola poi annuire mentre tornava ad appoggiare la mano sul mio ginocchio, accarezzandomi lentamente mentre si spostava verso il mio interno coscia “…e io non volevo, te l’assicuro…” ho provato a continuare, ma un suo gentile “sssh” mi ha zittito, lasciandomi inerme di fronte a quello che avrebbe voluto fare di me. La sua mano si muoveva in maniera molto delicata, stuzzicandomi e risalendo lentamente ma ...