Angelo – parte 1
Data: 14/05/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: Malta1980, Fonte: RaccontiMilu
... posto concordato e lo vidi. La canotta e gli shorts nascondevano poco di un corpo muscoloso e definito, grondava sudore. Guardai il suo viso e mi sorpresi di riconoscere Angelo, quel ragazzo le cui foto avevo guardato spesso e sulle quali, nonostante non fosse proprio il mio tipo ideale (amo molto gli uomini pelosi e con un po’ di pancia), mi ero tirato alcune seghe. In una frazione di secondo pensai che appena mi avrebbe visto mi avrebbe detto di andare via soprattutto perché io, fisicamente, sono il suo opposto, brizzolato, non atletico e con alcuni kg in eccesso. Con mia sorpresa lui mi sorrise e salì in macchina. “Sono felice che sei tu, ero un po’ spaventato sinceramente” mi disse “In questi anni avevo avuto il sospetto che ti sarebbe piaciuto essere dominato” “Cosa?” Esclamai “Come l’avevi capito?” “Non so, era una sensazione”. Nel frattempo si era portato le mani dietro la testa mettendo in mostra l’incavo delle sue ascelle con un invitante ciuffo di peli neri che un po’ strideva con i pettorali, le cosce e le gambe che si mostravano ben depilati. Evidentemente si accorse del mio sguardo e con un tono di voce autoritario disse “Lecca!”. Diedi solo una rapida occhiata in giro, non passava nessuno e il parcheggio del campo sportivo era deserto sotto il solleone. Mi tuffai sulla sua ascella, il mio viso s’inumidii del suo sudore, il suo odore era magnifico, muschiato e in qualche modo dolce al contempo. Leccai con avidità, come fosse un gustoso ghiacciolo che mi recasse ...
... rinfresco dall’afa siciliana. Lui sorrideva soddisfatto, con la sua mano staccò il mio viso da quel paradiso, la sua mano era grande, me ne resi conto solo in quel momento. “Apri la bocca schiavo!” Obbedii e iniziò a sputare dritto dentro la mia bocca diverse volte. Ingoiai ogni goccia di quel nettare. Poi mi baciò, un bacio violento, a tratti doloroso specie quando mi mordeva le labbra. La sua lingua si muoveva nella mia bocca, sapore di sigaretta e caffè, doveva averne bevuto uno pochi minuti prima. Quello bacio stabiliva un dominio, potevo sentire la sua forza, la sua foga. Non mi sarei potuto opporre e non lo volevo comunque. Si staccò dalle mie labbra. “Metti in moto schiavo”. Mi guidò verso quello che scopri essere l’appartamento di famiglia, mi disse che saremmo stati soli, non ci avrebbe disturbato nessuno visto che la sua famiglia in estate soggiornava nella casa di campagna. Appena entrati riprese quel bacio di dominio interrotto solo in quei momenti in cui sputava nella mia gola. Quel ragazzo aveva una quantità assurda di saliva. Con forza pur senza incontrare ostacolo da parte mia, dopo aver staccato le nostre bocche, indirizzò la mia bocca e la mia lingua sulla sua ascella destra, la sinistra l’avevo già conosciuta in macchina. Respirai quel magnifico aroma, mi dissetai da quella fonte di ambrosia. Mi staccò dalla sua ascella, il suo sguardo era più duro adesso e carico di lussuria. “Sei di mia proprietà adesso” disse, due schiaffi e due sputi sottolinearono le ...