1. La moglie troia e il vecchio porco (ii parte)


    Data: 27/07/2018, Categorie: Etero Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    8. Incinta e abusata.
    
    Contrariamente alle sue speranze, Anna scoprì di essere stata fecondata, ma – nonostante la gestazione fosse in uno stato avanzato – continuava a svolgere il suo lavoro di impiegata presso una nota officina meccanica della zona...
    
    Il suo fisico non si era certo sciupato, anzi, e il pancione - che era bello rotondo e appuntito - accresceva il tasso di sensualità che le era proprio.
    
    Spesso, poi, soprattutto in quei tempi d'estate, lo esibiva con orgoglio sotto top mozzafiato e calzoncini ridottissimi.
    
    Pure in casa – come sempre – non occultava nulla di quella metamorfosi, e chi aveva la fortuna di poterla ammirare in versione β€œnature” la poteva vedere brillare di una luce diversa dal solito: i capezzoli si fecero ancor più massicci, e le labbra della patata cominciavano a dischiudersi come il guscio di una succulenta conchiglia.
    
    Tutte queste mutazioni non passarono inosservate nemmeno ai suoi tre colleghi, extracomunitari nordafricani che vivevano da anni in Italia senza aver mai toccato una donna, soprattutto bianca e bella come Anna...
    
    Cosi, se all'inizio nessuno aveva detto nulla, adesso che non potè più nascondere la pancia iniziarono le battute che normalmente si fanno tra colleghi uomini, e con esse gli apprezzamenti pesanti.
    
    Anna era abituata a quell'ambiente, ma a un certo punto – presa da una gran voglia di cazzo che non vedeva più da tempo – cominciò ad incoraggiare quei maschi tanto affamati.
    
    Spesso, infatti, scherzando ...
    ... ma non troppo, i "ragazzi" buttavano là proposte estreme di orge e gangbang interraziali, e lei non reagiva più con dei "no" secchi.
    
    Un giorno, verso l'ora di chiusura, si trovava in ufficio a sistemare i conti quando entrò John - il collega originario del Ghana, 1 metro e 95 per 100 kg di muscoli e un po' burbero - che scherzando le disse:
    
    - "Allora, Anna, quando si comincia questo allenamento per la gang?".
    
    E lei, pronta:
    
    - "Per me, pure subito!".
    
    John non se l'aspettava una risposta così perentoria, rimase – lui – un pò spiazzato, ma si riprese immediatamente e, scuro in volto:
    
    - "Non scherzare con me, signora, sai che non lo faccio da anni...".
    
    Ma la donna non scherzava affatto, quella sera sarebbe saltata addosso persino a un morto per quanta voglia aveva di farsi scopare brutalmente, così replicò greve:
    
    - "John, ti va di farlo o no?, io non sto giocando, ho sempre così tanta voglia che mio marito, poveretto...".
    
    Il ghanese, capite le intenzioni, come una furia la prese bruscamente per un braccio, con una manata rovesciò tutto quello che c'era sulla scrivania, e – senza tanti complimenti – ce la sbatté sopra.
    
    Poi, per un attimo, fu gentiluomo, e cominciò a denudarla dolcemente: le sollevò il top, e sotto i suoi occhi spuntò una magnifica terza (che ora, con la gravidanza, era diventata quasi una quarta) di tette, con delle stupefacenti areole che si erano fatte più scure del solito, e due capezzoli svettanti e pieni; poi, accarezzandole con ...
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