1. Esame di maturità - 1° episodio


    Data: 11/05/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fab80, Fonte: Annunci69

    Esame di maturità – 1^ parte
    
    (il racconto che state leggendo è opera di fantasie:-)
    
    “Dammi tre parole: sole, cuore e amore
    
    Dammi un bacio che non fa parlare
    
    È l'amore che ti vuole prendere o lasciare
    
    Stavolta non farlo scappare
    
    Solo le istruzioni per muovere le mani
    
    Non siamo mai così vicini”
    
    (Valeria Rossi, “Tre parole”, 2001)
    
    “Ormai le ho detto che eri disponibile… dai, cosa ti costa? Accetta!”
    
    “no mamma, non me la sento!”
    
    “sei sempre il solito egoista… in fondo non è un grande impegno e poi scusa… volevi andare in Grecia… sarebbe un bel modo per guadagnare qualcosa”
    
    “no! Lo sai devo prepararmi per la sessione estiva e poi non me la sento di fare il maestrino a dei cafoni, ignoranti e arricchiti”
    
    “tutto puoi dire dei Baudet tranne che sono arricchiti… hai idea di quanto guadagna l’ingegnere?? Hai visto che villa? E poi la signora è sempre stata gentile con noi e anche con te fin da piccolo… Non dimenticartene, nella vita, oltre ad essere bravi, serve anche saper entrare in relazione con gli altri soprattutto con chi non ci piace…”
    
    Questa discussione si svolgeva tra me e la mia mamma nella nostra piccola cucina mentre, rientrato dalla città dove studiavo, mangiavo un piatto di spaghetti.
    
    Erano gli ultimi giorni di maggio del 2001: si preannunciava un’estate radiosa… le nubi dell’11 settembre erano lontane dai nostri orizzonti… inconcepibili
    
    Avevo 20 anni e, dopo aver conseguito due anni prima la maturità a pieni voti, ero un ...
    ... brillante studente di lettere, appassionato, fin dalla tenera età, di storia (medioevale soprattutto) e letteratura. Per me leggere era un nutrimento; costituiva, a prescindere dai mutevoli interessi di un 20enne, un’esigenza imprescindibile come respirare e i risultati scolastici ne erano la naturale conseguenza.
    
    Ovvio quindi che ora la mamma, certamente compulsata dalla sig.ra Baudet, mi chiedesse di aiutare il primogenito Eugène a studiare per l’imminente esame di maturità.
    
    La proposta era decisamente allettante per uno studente di lettere al secondo anno di università: 30.000 lire ad ora!! il calendario delle lezioni lo avrei deciso io in un’ottica full immersion. L’unico obiettivo dell’ingegner Baudet era far prendere la maturità al figlio …. Le spese non erano un problema: mi sarebbe bastato annotare le ore e, se avessi voluto, chiedere un anticipo.
    
    Il problema era Eugène: sebbene la differenza di età tra noi fosse minima, eravamo agli antipodi su tutto il resto.
    
    A lui, capriccioso rampollo della famiglia più ricca della provincia, interessavano solo lo sport (era il capitano della locale squadra di calcio che papà salvandola dal fallimento certo aveva acquistato pochi anni prima), le macchine (al compimento del 18° anno papino gli aveva regalato una fiammante bmw-mini appena uscita sul mercato) e le serate alcoliche (se non peggio) con i cerebrolesi dei suoi amici, più stupidi ed arroganti di lui.
    
    Io invece detestavo tutti gli sport, guidavo la vecchia ...
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