1. Odori e sapori di un bellissimo diciannovenne - 2


    Data: 10/05/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: gayleccaculo, Fonte: Annunci69

    PREMESSA
    
    Seconda puntata di un racconto ultra gay scat: non leggere se non siete attirati da queste pratiche di sesso dirty.
    
    __________________________________________________________
    
    Daniele si svegliò, completamente nudo e con il muscoloso, bellissimo culo peloso ancora sporco di merda. Anche i peli pubici erano ancora impastati di merda, che non si era seccata, soprattutto per il sudore notturno del suo scroto. L'aria della tenda era irrespirabile, il fetore ti prendeva in gola.
    
    Io mi era sciacquato la faccia in un ruscello vicino e mi ero lavato anche i denti, ma l'odore del culo e della cacca di Daniele non erano andati via. Non vi dico il sapore in bocca... Digerire la sua merda era stata un'impresa e non era ancora terminata...
    
    Il bel Daniele si girò verso di me, le labbra carnose semiaperte erano a pochi centimetri dalla mia faccia: sentii una zaffata del suo alito pesante, di ragazzo appena sveglio dopo un sonno lungo e pesante. Daniele aprì la bocca e infilò la sua lingua nella mia bocca. Il sapore della sua saliva, l'odore del suo alito erano davvero pesantissimi, ma mi attizzarono molto. Iniziammo a limonare come forsennati e lui mi disse: "è stato bellissimo, Marco, davvero schifoso, ma al tempo stesso estremamente eccitante, penso di essermi innamorato di te e della tua voglia perversa di me... Quando lo vorrai, tutto il mio corpo sarà a tua disposizione. Da oggi e fino alla fine della route non mi laverò mai più perché tu possa sentire i miei ...
    ... odori e ti prometto che non cagherò e non piscerò mai più da solo, ma ogni volta che mi scapperà ti chiamerò perché tu possa guardarmi, annusarmi e godere delle mie feci, del mio piscio e della mia sborra che ti donerò a litri." Era dolcissimo e il contrasto, quasi la contraddizione tra il suo trasporto amoroso, la sua bellezza, da un lato, e i fetori corporali, i suoi umori intimi più rivoltanti dall'altro mi arrapava a dismisura.
    
    "Ecco, ora ho bisogno di pisciare: me lo prendi in bocca, per favore?"
    
    Aprì le cosce pelose porgendomi i suoi genitali sudati e sporchi della merda della sera prima. Affondai ancora una volta la faccia e la bocca in quel foltissimo cespuglio appiccicoso, in quel suo inguine vomitevole e fetido di adolescente un po' cresciuto. Inspirai profondamente le sue puzze mischiate di pene, di piscio, di smegma, di sborra rappresa e di merda irrancidita, presi in bocca il suo bel cazzo ancora un po' moscio e con la lingua e le labbra lo scappellai lentamente dal prepuzio grinzoso. Lo sentii inturgidirsi rapidamente nella mia bocca oscenamente vogliosa, con la destra gli tastavo lo scroto umido e appiccicoso, con le dita della mano sinistra iniziai a massaggiargli l'ano bagnato, e iniziai a penetrarlo con l'indice, una falange poi la seconda. Lui aveva cominciato a gemere molto forte, a dirmi delle porcate, a pregarmi di stimolargli la prostata con le dita, dall'uretra l'umore prostatico iniziò a sgorgare e a infradiciarmi la lingua e tutta la bocca con la ...
«123»