Giochi
Data: 10/05/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Vrbl, Fonte: Annunci69
... all'uomo. Lo sguardo di lui si fissa sulla luce bluastra, in movimento, che proviene dal piccolo schermo.
La donna, folta chioma rossa sulle spalle, dice: "La vedi ... mmh ... sei tu a decidere".
Una contrazione. Forte. Il pene ha un guizzo rapido e poi si ferma, pulsa. La mano smette il lavorio al quale, con perizia, era intenta. Tutto si ferma. Un attimo ancora. Un altro guizzo. L'uomo è contratto. Le mani legate alla sedia, dietro lo schienale. Le braccia e le gambe contratte. Si blocca. Poi si rilascia. Il pene eretto, umido, vicinissimo all'eiaculazione.
"Oh. Un'altra volta. ... Ancora. Dai".
La mano ricomincia a toccarlo. Le dita scivolano ai bordi delle fessura e sopra di essa.
Il gioco continua.
La chioma rossa in piedi dice: "Vuoi resistere ancora? ... Perchè?"
L'uomo è sempre più contratto.
Le dita del caschetto nero scivolano sul glande, fino a scendere più in basso ed iniziano un movimento ritmico dall'alto verso il basso e viceversa con una frequenza regolare, non particolarmente veloce, ma il movimento non risulta più lento come prima.
Da una poltrona una dama bionda sui 40, molto ben portati, capelli lunghi e intimo blu scuro dice: "... Così? ... Facciamo scommesse?"
Qualcuna sorride.
La mano continua, più veloce. Il glande ancora più umido e il pene più contratto in ogni sua parte.
L'uomo contrae anche gli addominali, ritmicamente e guarda verso il basso, per poi chiudere gli occhi e ripetere il processo.
La mano scorre ...
... veloce ora.
L'uomo sembra cercare aria: "Uh .. Ahh".
La mano si blocca e lascia il pene che ha un guizzo verso l'alto, mentre l'uomo contrae spasmodicamente addominali e glutei, gambe e spalle. Le braccia anch'esse con i muscoli contratti, le mani bloccate dietro alla sedia.
Un altro guizzo, poi un terzo.
Tutti gli sguardi sono fissi sul pene. Qualche bocca sorride, leggermente aperta.
Poi, lentamente, l'uomo sembra rilassarsi, di poco, ma quanto basta.
Qualche dama sorride un poco di più e si ravviva i capelli, distogliendo lo sguardo.
La donna in gonna e reggiseno mostra qualcosa al caschetto nero che era concentrato sulla masturbazione. Questa guarda la rossa in piedi, la quale, dopo un attimo, fa un cenno di assenso con il capo.
Qualcosa compare più chiaramente nelle mani della donna in gonna. La bruna si china e si inginocchia anch'essa vicino all'uomo. Tiene in mano alcuni aghi. Lunghi, sottili, ricordano (o forse sono) quelli usati nell'agopuntura.
Ne avvicina uno al pene e si ferma. Tutte guardano l'uomo in viso ora.
L'uomo è disorientato.
Lentamente la mano porta l'ago vicino al glande.
Sembra cercare qualcosa alla sommità dell'organo.
Poi la sfiora. L'uomo cerca di ritrarsi, ma lo spostamento è solo millimetrico a causa dei legacci. Anche piedi e gambe, ora, si vedono bloccati alla sedia.
L'ago si ferma vicino ai bordi della fessura e inizia a penetrare il glande. Molto lentamente.
Le dame osservano, rapite si direbbe, il ...