1. Corruzione di minore ? 2


    Data: 26/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    2.
    
    Gli baciò una gota e poi l’angolo della bocca, mentre Agostino, frastornato, si girava un po’ goffamente verso di lei e cominciava a premerle la tetta attraverso la sottoveste. Lo baciò sulla bocca e la punta della sua lingua fece capolino, percorrendo lentamente le labbra del ragazzo e inducendole a schiudersi per riceverla dentro in un morbido, dolce, viscido vortice, che si fece sempre più insistito e determinato, avido.
    
    La delicata mano della signora si poggiò sulla patta dei jeans e vi si strusciò contro dal basso verso l’alto, come in esplorazione, prima di ingegnarsi a sganciare il bottone di metallo e a tirare giù la zip, per insinuarsi dentro a sfiorare l’uccello, infine a prenderlo lievemente con la punta delle dita in sommità…
    
    Smise di baciarlo:
    
    “Però!… Ti piace, vero, se ti tocco così?… Lo so… lo so che ti piace!… Vi conosco, voi ragazzi! State tutto il tempo a tirarvelo…Anche tu, non è così?… Ore e ore… Dai, rispondimi: è vero?...”
    
    “S…ssììììì…. È vero.”
    
    “Volevo ben dire!… E quando ti fai le seghe… a che pensi?… Magari pensi a me… porcellino che non sei altro?…”
    
    “S…ssìììì…”
    
    La signora si leccò la punta di un dito che poi portò proprio in cima al glande, massaggiandolo con la falange bagnata di saliva, prima di prenderlo delicatamente dall’alto tra pollice, indice e medio dalle unghie laccate di rosso. Lo manovrò un po’ così, con grande attenzione.
    
    “Ma lo sai che hai proprio… sì, proprio un bel pisellone?”
    
    Riprese a baciare Agostino ...
    ... senza fretta, come per assaporarne a fondo la lingua, e ne continuò a stuzzicare mollemente il cazzo. Nel silenzio ovattato che s’era fatto nella stanza si poteva sentire soltanto il tintinnio ritmico dei suoi braccialetti mentre lo masturbava: abbandonata la punta, ora la sua mano impugnava sapientemente il giovane uccello e lo menava su e giù con regolarità, scapocchiandolo tutto quando scendeva e facendolo crescere crescere… Man mano aumentava impercettibilmente il ritmo della sua azione e intanto continuava a baciarlo lingua in bocca, con le tette nude ormai tirate completamente fuori dalla coppette della sottoveste, i capezzoli duri e dritti per l’eccitazione, sottoposti alle carezze impacciate e vogliose, febbrili, di Agostino.
    
    Il tintinnio dei braccialetti si era fatto più svelto e, quando s’accorse che egli stava per godere, la signora accelerò ulteriormente la sua azione, ad ogni affondata spingendo la mano sempre più verso le palle e stringendo il cazzo con maggiore forza…
    
    Il getto di sperma fu potente e copioso, ma gli effetti furono contenuti dalla mano di lei e da un fazzolettino tirato fuori dalla manica della vestaglia.
    
    Restarono allora per qualche istante abbandonati insieme sul divano, poi la donna carezzò il ragazzo su una guancia e, guardandolo con occhi di velluto, gli disse di andare a pulirsi in bagno.
    
    Mentre lui era di là, prese a toccarsi distrattamente la fica fradicia, introducendo la mano dentro le mutandine in mezzo alla peluria riccia ...
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