Una piacevole giornata al mare - Racconti Erotici

Una piacevole giornata al mare

... nuda, come poteva non deliziarsi?

Le chiacchiere si prolungano sulla descrizione della sua terra e sugli splendidi panorami naturali che offre, rendendolo davvero gradevole.

Mi diverte ed intriga vederlo scrutare, con occhi lubrici, la pelle nuda della mia bambolina. Partiva dai piedi per risalire alle caviglie ed arrivare alle cosce.

Cercando di scrutare tra le pieghe della camicia che, da sola, la copre, mia moglie lo fa quasi sobbalzare allorché gli chiede:

"Hai fame, Bakari? Abbiamo parecchi panini con noi... ne vuoi uno?" propone mentre glielo porge, ammiccante.

L'africano prende subito a divorarlo, dimostrando una certa ingordigia: chissà da quando non mangiava, confermando che, forse, il suo appetito non era di solo pane.

Finalmente lei decide che è giunto il momento di farsi baciare dal sole.

Si alza e, dandoci le spalle, si toglie la camicia.

Vista da dietro, con le natiche scoperte, è davvero uno spettacolo per gli occhi e Bakari si gusta la visione con occhi colmi di bramosia, dando, di tanto in tanto, qualche morso al panino.

Con assoluta naturalezza, lei prende a compiere qualche passo, offrendoci alla vista la totale sua nudità. Con ai piedi delle comode e deliziose infradito, si dirige verso lo spiazzo prescelto per la tintarella.

Da lì mi chiama per farsi spalmare la crema solare.

Io colgo la palla al balzo e "Vieni, Bakari?.... Sperimentiamo subito le proprietà del tuo olio" dico, strizzandogli l'occhio, mentre egli non ...

... scollava i suoi da mia moglie.

Accetta al volo il mio invito e, seguendomi, la raggiungiamo a pochi metri dal corso del torrente.

Già si stava ricoprendo del prodotto acquistato dal nostro nuovo amico, spalmandoselo sul davanti del corpo: braccia, viso, collo e tette, luccicavano già della sostanza che emanava un profumo di agrumi maturi.

Sorridendo e, mostrandosi compiaciuta per la compagnia offerta da Bakari, si sdraia sul ventre, chiedendomi di ungerle le spalle.

Lui mi si accovaccia accanto, rapito dal fascino della mia calda compagna.

Mi accorgo che guarda con invidia le mie dita che sfiorano e carezzano ripetutamente la morbida pelle, con una lentezza che, di proposito, rendo quasi esasperante. Poi mi prende uno strano stimolo ai coglioni e propongo al nero: "Vuoi continuare tu?..." ed egli reagisce con espressione, nel contempo, stupita e gioiosa.

Mia moglie si volta a guardarmi con occhi da maliarda e, con un sorrisetto che lascia intendere la sua piena adesione alla proposta, dice sottovoce:

"Porco".

Intanto Bakari, cui non sembra vero di poter adagiare le sue mani scure su quel corpo più che appetitoso, si dà subito da fare e prende a carezzare le spalle, spingendosi fino ai glutei.

E' intento a quel compito, ma la sua erezione, evidente dall'inguine sporgente, parla per lui e la sua fortissima libidine. Ecco confermato quanto già intuito da mia moglie: la sua fame non era di solo cibo, ma anche di sesso e mia moglie, da perfetta "porcella", ...