1. Angelica, l’ultima frontiera della perversione – parte iii


    Data: 05/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69

    ... un’ultima leccata per dare il via ad una prima scarica, non abbondante ma sufficiente a riempire la bocca aperta di Angelica.
    
    Così, ritrovandosi con la bocca piena della cacca del figlio, Angelica, sorridendo compiaciuta con gli occhi, se la sparse prima sulle guance e sulla fronte, poi cercò di ingoiarne un po’ finché riuscì a liberare parzialmente la bocca per dire:
    
    “Mmm... gustarla così tutta in bocca è davvero una fantasia estrema che si realizza!”
    
    I figli nel vederla così, tutta smerdata, ancora avevano un certo ribrezzo, ma sentivano anche una eccitazione crescente ed un’attrazione nel subconscio verso quella perdizione in cui li stava trascinando la madre.
    
    “Mamma, ma come ti senti così, con la mia cacca in bocca?”
    
    “Benissimo Michi, come dice Kora, la mia maestra di giochi-scat, mi sento una cessa!... La vostra madre cessa, troia e pervertita!... Ma mi piace così e vi amo tanto!... E ne voglio ancora di tutto: merda, piscio, cazzi e sborra!... Dai, onoratemi.... oggi sono la vostra cessa!”
    
    I ragazzi non potevano credere a quelle parole oscene della madre, ma oramai erano in gioco e non potevano tirarsi indietro.
    
    “Michi, se ne hai ancora... fammela direttamente sulla figa!”
    
    “Eh?... dici davvero?” chiese incredulo il figlio.
    
    “Sì... dai... voglio che me la riempi!”
    
    Michele non disse altro, oramai la madre era di una depravazione senza limiti.
    
    Così si accovacciò sopra la vagina, che Angelica teneva aperta con le mani; spinse un po’ e ...
    ... ancora una certa quantità di cacca cominciò a scivolare sulla vulva materna. Angelica se la spinse
    
    all’interno senza ritegno fino quasi a colmarla, e poi si sparse il resto sulle labbra vaginali e sul clitoride.
    
    Quindi, con un sorriso cinico disse:
    
    “E ora, figli miei, leccate questa figa da cui siete usciti, così ben farcita!”
    
    Leonardo e Michele erano ancora esitanti, e allora la madre li spronò:
    
    “Forza ragazzi, cosa aspettate?... Michi, è roba di tua produzione... e poi proprio tu Leonardo, durante le orge a Parigi non avevi detto che (come raccontato nel cap. 20, N.d.A.) ... prosciugare la fregna della mamma deve essere un onore ed un piacere... leccare fino a farla sentire l'unica Regina!?... Quindi, fatevi sotto, la mia passerina è pregna di sapori tutti da gustare!”
    
    Vedendoli esitanti aggiunse: “Se volete, per rendere il sapore più dolce ci mettiamo un po’ di panna!” Così dicendo, allungò il braccio per prendere un tubetto di panna spray che aveva all’uopo
    
    lasciato a portata di mano, e guarnire così con un’abbondante dose di panna la sua figa smerdata, come se fosse un dessert prelibato.
    
    A sentire quelle parole ed a vedere quella vulva ben guarnita, i figli si decisero e ruppero gli indugi.
    
    Michele si avvicinò e cominciò l’opera con circospezione, passando la lingua a partire dall’esterno.
    
    Quindi, si accorse che non era così disgustoso come immaginava, anche perché il sapore amaro della propria cacca era corroborato e addolcito dalla panna e dai ...
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