1. Una stupida ripicca. primo capitolo


    Data: 03/05/2023, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... voglie diverse dalle loro. Se credi che, tenendo in piedi questa stupida ripicca, possa risolvere qualcosa in tuo favore, ti sbagli. Lasciatelo dire da chi, da più anni di te, ci combatte. Adesso ti vesti, vieni con noi e poi, tra due o tre giorni, ti trovi un bel maschio da cui ti farai scopare a morte, ti farai sborrare in bocca e, venuta a casa, bacerai tuo marito, facendogli avvertire, nella tua bocca, il sapore di un altro maschio. Sono talmente ottusi che non lo riconoscono, ma, dentro di te, ti sarai presa una rivincita, che va ben oltre questa semplice ripicca. Se continui così, non fa altro che aumentare la loro convinzione che hanno ragione, una donna non deve chiedere, ma ubbidire. Questa è nella loro stupidità, la giusta regola che si deve seguire.»
    
    Guardo basita mia suocera! La conosco da quasi cinque anni e non l’ho mai sentita parlare in questo modo. Ma lei prosegue:
    
    «Credi che io, in tutti questi anni, non abbia subito delle carognate, come ha fatto Paolo con te? Suo padre è anche peggio. Mi stupisce che tu ci abbia impiegato così tanto tempo a ribellarti. Ero certa che, prima o poi, questo momento sarebbe arrivato e l'ho aspettavo fin da quando lo hai sposato. Vestiti, mettiti elegante, sei una bella ragazza. Ora devi essere anche una bella donna elegante, per far in modo che loro abbiano un bel trofeo da mostrare ai loro amici, ma è dentro di te che devi sentirti sexy, per dimostrare a te stessa che sei una vera signora, impeccabile in pubblico, ma ...
    ... troia dentro! Io ti insegnerò tutto questo, se me lo permetterai. Un pomeriggio, dei giorni a venire, ci prendiamo un bel caffè a casa mia e ti farò da maestra, così finalmente sarai veramente felice».
    
    Mi ha convinto. Credo che le darò retta, anche se non mi sarei aspettata una simile confessione. Andiamo in camera e mi spoglio nuda davanti a lei, che vedo riflessa nello specchio dell’armadio che mi guarda con occhi pieni di desiderio. Ne resto meravigliata, ma non perdo tempo. Apro un cassetto, prendo le mutandine, ma lei interviene.
    
    «No, queste non ti servono! Metti queste calze e solo questo reggiseno».
    
    La guardo senza capire.
    
    «Ti ho detto che devi essere elegante per loro e "troia" per te. Sapere che non porti l’intimo ti farà sentire troia per te! Ma loro non lo sanno. Questa per te sarà una prima, piccola ripicca».
    
    La guardo con occhi nuovi. Mi piace da morire quello che mi sta proponendo e l’assecondo in tutto. Mi siedo sull’angolo del letto e metto le calze. Lei si inginocchia sul letto, solleva la gonna e mostra le autoreggenti che indossa; da dietro mi aggancia il reggiseno a balconcino che ha scelto per me. Sento le sue mani sui miei seni e la cosa mi provoca un certo languore: lei è così delicata, mi accarezza il seno, fingendo di aggiustare l’indumento. Mi eccita e la guardo perplessa. Le nostre bocche sono così vicine che, per un attimo, ho creduto volesse baciarmi. Mi sceglie una gonna a portafoglio, non troppo lunga, camicetta bianca ed una giacca ...
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