Soggiogata da dante e lidia (parte 4)
Data: 01/05/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Giulia2001, Fonte: Annunci69
Ormai erano passati sei mesi da quando Dante e Lidia avevano messo a soqquadro la mia vita. Tutte le mie certezze, tutte le consapevolezze che pensavo di avere erano andate a farsi benedire. Erano stati sei mesi di sesso davvero clamoroso, gratificante, appagante a livello fisico come mai avrei pensato potesse essere. A livello psicologico però erano stati sei mesi davvero stremanti.
Il mio rapporto con Luca era cambiato in maniera definitiva dopo il “Ti Amo” che mi aveva sentito pronunciare. Continuava a portarmi agli appuntamenti con i miei amanti, ma sempre più spesso era lui a decidere di andarsene e non assistere alle nostre effusioni erotiche.
Io ero combattuta. Mi dispiaceva da morire per lui, ma non riuscivo a smettere di vedere quei due.
Fra l’altro, anche il rapporto con loro era lentamente iniziato a cambiare. Dopo sei mesi l’eccitazione e l’emozione della prima volta e dell’esplorazione di nuovi lati di me, stava venendo lentamente meno. Il sesso rimaneva fantastico, non fraintendetemi. Era straordinario. Però l’aura di superiorità di Dante stava pian piano scemando. I suoi ordini, che all’inizio mi sembravano così perentori e decisi, ora suonavano sempre più come richieste, addirittura, alle volte, come suppliche. Capitava sempre più spesso che io e Lidia ci concentrassimo più su noi stesse che su Dante, dandoci piacere a vicenda , godendo del suo sguardo compiaciuto.
Poi un giorno quell’equilibrio sempre più precario si ruppe ...
... definitivamente.
Luca mi aveva accompagnato in un bar del centro dove dovevo vedere Lidia. Lui, come al solito negli ultimi tempi, era depresso e scostante. Lei era invece un raggio di sole nel grigiore della città. Ogni volta, il solo vederla mi faceva tornare il sorriso.
Ci salutammo e Luca fece per tornare alla macchina, lasciandoci alle nostre chiacchiere da donne, ma lei si accorse del suo sguardo triste ed insistette perché si fermasse a bere qualcosa con noi. Io fui d’accordo. Dopotutto forse due chiacchiere gli avrebbero fatto bene.
Dopo un po’ di convenevoli Lidia disse:
“Senti Luca, te lo devo chiedere. Come mai da un po’ non ti fermi più da noi?”
La domanda era esplicita e densa di conseguenze pesanti, ma lei la inserì nel discorso in maniera così naturale che Luca non poté non esimersi dal rispondere.
“La vera domanda a cui non so rispondere è perché prima rimanevo.” Disse evasivo.
“No. Io credo di sapere perché rimanevi. A molti uomini piace vedere la propria donna godere. Il confine fra l’umiliazione e l’eccitazione, nel sesso può essere davvero sottile. Ogni persona ha le proprie perversioni, non devi vergognarti di te stesso. Nessuno ha obbligato Giulia a fare quello che ha fatto. Nessuno ha obbligato te. Eravamo quattro adulti consenzienti. Non mi meraviglia che tu rimanessi con noi. Solo non capisco perché ad un certo punto hai smesso.” Disse Lidia come fosse la spiegazione più logica del mondo.
“Immagino tu abbia ragione. Io la amo da morire e vederla ...