Il Vecchio Torchio - Capitolo 5
Data: 30/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti
... due?
Quel “sì” che pronuncio sembra salga direttamente dalle mie viscere che sembrano spaghetti stracotti, mentre sento le mie gambe tremare nonostante sia sdraiata su un letto.
- Ma sappi che non ci sarà nessuna tenerezza con te, da parte di nessuno di noi due – mi avvisa, o, meglio, mi assicura il ragazzo, con fermezza. – Passerai questa notte a ripagare a me e a Sara quanto ci devi per i due giorni che hai passato qui a sbafo. Nessuna cortesia per te, anche se sei una cliente. Poi, cosa vorrai scrivere, bene o male, sul tuo blog o su Instagram, non ce ne fregherà un cazzo.
Nemmeno mi ricordavo di avere un sito, o per quale motivo sono in questo edificio. Non mi sembra nemmeno possibile che il mondo possa essere esistito da più di mezz’ora, da quando ho iniziato a fare sesso con la rossa su cui sto colando, che l’universo si estenda oltre i muri della stanza. Mi sento come se il centro del creato sia la mia figa in fiamme e nulla vada oltre lo stordimento che riempie di nebbia la mia mente, al punto tale che non so nemmeno cosa rispondere.
Sara mi toglie dall’imbarazzo appoggiando una mano dietro la mia nuca e abbassando le mie labbra contro le sue, la sua lingua che comincia a leccarmele, scatenando una scarica di piacere che si propaga fino al mio sesso, bagnandolo ancora di più.
- Non farmi venire di nuovo, sorellina… - le chiede con ironia Luca. Si è spostato davanti a me e, sollevando lo sguardo dal volto della rossa, scopro che è nudo, il suo grosso ...
... scettro già in tiro.
Il pensiero che, se avessi rifiutato un rapporto con lui, già pronto a scoparmi, mi avrebbe presa con la forza, sopra sua sorella, che mi avrebbe tenuta ferma, per qualche motivo mi eccita più di quanto vorrei. Quello splendido cazzo, magari piantato per tutta la sua lunghezza nel mio culo, posseduto con violenza, mi mozza il fiato ancora più del bacio di Sara.
Una mano del ragazzo mi afferra per i capelli e solleva la mia testa dalle labbra della sorella: dovrei dire qualcosa, chiedergli di smetterla di farmi male, di lasciarmi andare, ma la mia bocca si apre solo per un motivo, e non è quello di parlare. Lui non aspetta altro, e senza aggiungere una parola, spinge la cappella tra le mie labbra.
La punta scivola sulla mia lingua, il suo sapore deciso che si imprime nelle mie papille gustative mentre l’odore più forte di un inguine che ha da poco baciato quello di una donna eccitata assale il mio olfatto, riempiendo la mia mente di desiderio e la mia fica di ulteriore umore che inizia a colare proprio su quel bacino che ha impreziosito il profumo che mi sta eccitando. L’asta sprofonda nella mia bocca lentamente, e sembra non avere fine: se il cazzo di Luca mi sembrava lungo a vederlo, a provarlo sembra ancora più maestoso.
La cappella raggiunge le mie tonsille e ci sono ancora almeno quattro dita di cazzo oltre le mie labbra prima che il ragazzo si fermi. Sollevo lo sguardo verso il volto del mio amante e posso vedere un’espressione che sembra ...