1. Tempi travagliati – Capitolo 3 – Messaggi


    Data: 29/04/2023, Categorie: Cuckold Racconti Erotici, Sensazioni Tradimenti Voyeur Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Fu proprio il giorno prima che Cate tornasse dalla trasferta che mi arrivò quello strano, inaspettato, primo sms: “Stai attento: Cate ti tradisce!” Un’ondata di calore mi pervase l’inguine, alla constatazione che qualcuno sapeva e che, evidentemente, pensava che io ignorassi il tutto. Però il numero era sconosciuto e, quando provai a chiamarlo… «… L’utente desiderato potrebbe essere spento o non raggiungibile!», mi irrise la vocetta registrata. Chi diavolo era, che si premurava di farmi sapere che avevo le corna? Doveva essere qualcuno che aveva visto mia moglie “all’opera”, o comunque in una situazione inequivocabile tipo a braccetto e a sbaciucchiarsi con qualcuno in giro, e che inoltre sapeva chi era lei e che conosceva anche il mio numero di cellulare. Buttarmi nello studio della rubrica del mio cellulare non mi sarebbe stato di alcun aiuto, visto che il numero risultava sconosciuto e quindi non in elenco e che comunque l’anonimo poteva essere praticamente chiunque… perfino una donna. Ero davvero perplesso: i miei vari colleghi, come Goran e Ahmed, non erano così amici da sentire la necessità di avvertirmi di una cosa del genere o, se lo avessero fatto, certamente non in forma anonima: non avrebbero certo perso l’occasione di farsi crasse risate alla faccia mia e prendermi spietatamente per il culo, magari facendo allusioni sulla mia virilità ed anche insultandomi pesantemente. Uhmmmm… Comunque quell’informazione, pur inaspettata nei modi, non era un fulmine a ciel ...
    ... sereno e quindi non mi turbò per nulla. Il giorno dopo, quando Cate tornò, mi comportai con assoluta normalità ed intuii che doveva aver “fatto la monella” perché la sorpresi diverse volte a studiarmi di sottecchi, forse temendo di essersi in qualche modo tradita. Ma avevo già ben definito il comportamento che avrei seguito e mi ci attenni: anche per evitare logoranti e sgradevoli polemiche non tradii in alcun modo la mia consapevolezza. Il giorno dopo tornò normalmente in ufficio e, ormai “normalmente” tornò tardi dal lavoro. Io, nella giornata, tra una faccenda casalinga e l’altra, ogni tanto davo un’occhiata a foto e filmati che avevo di mia moglie all’opera; avevo anche messaggiato i miei due colleghi di quel memorabile giorno, per sapere se avessero più saputo niente «del troione», come ormai la definivamo tra noi. Entrambi mi risposero nell’arco di un’oretta ed entrambi rimpiansero di non averne più saputo nulla, né direttamente, né attraverso i loro amici che, basandosi su foto e clip ricevute, speravano di incontrarla. Però nessuno, a parte il fortunato autore della clip realizzata nel parcheggio, aveva avuto fortuna. Goran mi aveva chiamato, poco dopo il mio messaggio per sapere se ci fossero novità e mi aveva ripetuto che gli dispiaceva di non aver più avuto notizie della troiona da parte di nessuno dei nostri conoscenti «… neanche da quelli del senegalese…», alludendo ad Ahmed, e poi mi coinvolse in un discorso del tipo «… qualcosa mi dice che la troiona è sposata… che ...
«1234»