1. Piedini odorosi


    Data: 29/04/2023, Categorie: Feticismo Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... zona studio deserta, per annusare quelle scarpine, per coglierne gli odori e fui felice di scoprire che proprio quelle di Chantal erano le più odorose e che corrispondevano maggiormente ai miei gusti. Capitò un giorno, mentre come ormai d’abitudine, mi beavo con il naso schiacciato sul suo sandalo Birkenstock di cuoio - che calzava quel giorno - molto usato e odoroso, che lei entrasse all’improvviso in stanza. Lasciai cadere a terra il sandalo e cercai goffamente di mascherare il mio imbarazzo, ma invano e lei se ne accorse pur facendo finta di nulla. La sera accomiatandosi mi sorrise e non riuscii a interpretare se quel sorriso celasse malizia, una promessa o una velata minaccia.
    
    Qualche giorno dopo per un paio d’ore Carlotta dovette assentarsi con la madre per un impegno programmato così che le amiche tornarono a casa propria, eccetto Chantal, che dovendo attendere che il padre passasse a prenderla - abitava infatti una po’ distante - rimase sola e mia cugina mi chiamò, raccomandandomi di far compagnia all’amica fino a quando fosse tornata a casa. La giornata era stata calda e umida e il sudore ti appiccicava gli indumenti addosso. Fingevo di sfogliare un fumetto ma di sottecchi guardavo Chantal intenta a studiare molto concentrata. Mentre la osservavo, vidi che la penna le era caduta sotto il tavolo - di proposito o no mica l’ho mai saputo - e che restando seduta non riusciva a raggiungerla nonostante i piegamenti e i contorcimenti del busto.
    
    - Lascia, te la ...
    ... prendo io.
    
    Mi offrii cavallerescamente e mi infilai sotto il tavolo e….
    
    Mi trovai davanti uno spettacolo inaspettato, incantato: Chantal si era velocemente sfilata le sneakers portate di proposito senza calzini - sembrava volermi dire: ti piacciono i miei odori? Bene ora eccoti servito. - e protendeva le piante delle sue estremità accaldate e sudate verso di me. Rimasi ammaliato da quella liscia zona plantare, dal calcagno rotondo e perfetto, dalle graziose dita che sembravano boccioli di rosa. Quei piedini mi ipnotizzavano e quando nel loro avanzare raggiunsero la mia faccia si produssero in una carezza vellutata. Le mie narici percepivano pienamente il loro effluvio caldo, acre e speziato ora che finalmente si erano liberati dalle scarpette; le dita si allargavano per diffondere maggiormente nell’aria il loro aroma che mi calamitava e catturava la mente ormai completamente schiava.
    
    Esaltato, in un crescendo erotico, convulsamente afferrai le caviglie di Chantal, schiacciai il naso sulla pianta dei suoi piedi e fra le loro dita, proseguii leccandole il tallone, la pianta sudata, insinuandomi e indugiando con la mia lingua negli spazi interdigitali, succhiando a lungo gli alluci. Stavo impazzendo di eccitazione: al culmine non potendo più resistere, estratto il mio cazzo esplosi, irrorando le estremità di Chantal con un getto potente di sperma caldo. Udii risuonare la sua risata argentina mentre continuavo ad ammirare inebetito quelle due meraviglie ricoperte dal mio ...