Messico:una bellissima vacanza di tanto tempo fa
Data: 28/04/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... facemmo i bravi. Io dormii nel lettino onde evitare complicazioni Il giorno successivo tutto sole e mare. Quella sera eravamo in splendida forma e per provare il nuovo cenammo nell’altra posada. Era sempre sulla spiaggia e somigliava all’altra. Si mangiò bene, sempre pescado, ma questa volta la tequila bum bum fece la sua comparsa per la prima volta nel nostro viaggio. Ce lo potevamo permettere, quel giorno ci eravamo riposati e potevamo partire tardi la mattina successiva. Rientrammo in camera più allegri del solito, ci aggiungo anche più disinibiti del normale. Ridendo, un po’ cotti di sole e tequila, ci spogliammo insieme nudi come alla ricerca di refrigerio e ci buttammo sul letto. Uno addosso all’altro. La loro vicinanza, la nostra giovine età, l’alcool e l’euforia furono una miscela esplosiva e giocando nel lettone il mio pene si svegliò. Scilla se ne accorse per prima. Maialino cosa vuoi fare? Parlava con il mio pene e non con me. Gli diede una carezza e poi prendendolo in giro: sei così carino che meriti un bacino. Perché quel bacino si trasformasse in qualcosa di più ci volle poco. Laura guardava l’amica con il mio uccello in bocca e viste le circostanze non volle essere messa da parte e spostando, ridendo, l’amica: adesso tocca a me. Cosa volete racconti? Le due facevano a gara per averlo in bocca ed io temendo per l’incolumità di una parte del mio corpo, a me molto cara, intervenni: piano, fate piano; mettetevi d’accordo :una succhia su e l’altra le palle. Poi si ...
... fa cambio. Accettarono il suggerimento e per un po’ le cose andarono lisce. A me l’alcool fa uno strano effetto, mi ritarda i tempi di eiaculazione; non so a voi? Già ero uno che riusciva a controllare bene il proprio organo, con l’aggiunta dell’alcool poteva stare su quasi a tempo indefinito. Sottinteso se fossi venuto ci sarebbero voluti i giusti tempi per il recupero.
Mi piaceva vedere e sentire le loro lingue e bocche sul cazzo, ma dopo un po’ mi stufai e volli ricambiare per quanto potevo. M sentivo il maestro dei giochi. Chiesi a Laura di mettersi a cavalcioni su me con il viso rivolto all’uccello. Piegandosi poteva leccarmi e succhiarmi l’uccello insieme a Scilla ed io avevo a disposizione, di mano e bocca, il suo splendido culetto e potevo dedicarmi a quale delle sue intimità preferissi. A Scilla chiesi invece di impalarsi sul mio uccello con il viso rivolta a me; al lamento di Laura: ma così non posso prendere il tuo uccello; risposi: se Scilla tiene la schiena un po’ dietro puoi leccarmi le palle e la base e se vuoi puoi anche leccare la sua passera ( di Scilla). Mi sembrava davvero di essere a scuola. Il suggerimento fu apprezzato. Non sapevo se fosse la prima volta che facessero l’amore in tre, per me lo era; e anche se Laura per la prima volta leccasse una figa. Merito dell’alcool? Ognuno fece quanto doveva. In quella che era ormai una piccola orgia non potevo dimenticarmi del mio primo desiderio, il loro culetto. Forse poteva essere l’occasione giusta. Lara ed ...