1. Voglia di mia sorella 2


    Data: 25/04/2023, Categorie: Incesti Autore: Profeta Noah, Fonte: EroticiRacconti

    ... se fosse con me. Gli dissi che l'avevo accompagnata io. Mi spiegò che era necessario andare in ospedale. La sollevai, tenendola tra le mie braccia. Lei si aggrappò a me. La condussi all'auto. Pianse tutto il tempo, bagnando la maglietta con le sue lacrime.
    
    Sara aveva subito una distorsione alla caviglia. In più, era caduta duramente sul ginocchio sinistro. Il dottore disse che l'infortunio sarebbe guarito in 6 mesi. Le fu data una sedia a rotelle e delle stampelle. Sara tornò a casa coi miei genitori, io rientrai da solo. Durante il viaggio di ritorno, pensai sempre a lei. Ero preoccupato. Tutte le mie fantasie erano svanite, provavo solo amore, un amore fraterno, come un genitore ama i suoi figli. Mi fermai al supermercato e comprai delle cose per lei.
    
    A casa ci riunimmo in cucina. Sara aveva messo gli occhiali, le sue guance erano macchiate di mascara. Mi guardò disperata.
    
    "Figlio mio, quest'estate ci devi aiutare." Disse mio padre, mentre sedevo di fianco a Sara. Le carezzai la mano.
    
    "Puoi prenderti cura di Sara, finché non ...
    ... guarisce?"
    
    "Ma certo!" Risposi.
    
    "Bene. Per qualsiasi dettaglio mettetevi d'accordo tra voi."
    
    Era tardi. Sara era stanca e stressata.
    
    "Noi passiamo in farmacia. Mettila a letto."
    
    "Va bene." Portai Sara fino alle scale, poi la sollevai tra le mie braccia, salendo i gradini. Lei strinse di nuovo il braccio a me. Entrammo in camera e la adagiai sul letto. Non riusciva a tenere gli occhi aperti. I collant le erano stati tolti in ospedale. Indossava solo il body. L'avrei aiutata a vestirsi l'indomani, ora aveva bisogno di riposare. Presi il cuscino e mi avvicinai al suo viso. Avvertii un profumo di rose, il suo classico odore, caldo, rassicurante. Era inebriante. Le sistemai il cuscino sotto la testa. Aprì gli occhi.
    
    "Grazie," disse con un filo di voce, "grazie di tutto." Chiuse gli occhi e si mise a dormire.
    
    "Per qualsiasi cosa, chiamami" sussurrai, anche se ormai si era addormentata. Le diedi un bacio sulla guancia. Rimboccai le coperte e spensi la luce. Non fu semplice addormentarsi. Quella notte non fantasticai su niente. 
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