Saga familiare 4
Data: 24/04/2023,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: iincest, Fonte: xHamster
La scopata col “vecchio” mi aveva spossata: passai tutta la mattinata a sonnecchiare, ancora con le sensazioni di piacere che mi invadevano tutto il corpo, insieme alla stanchezza.
A pranzo, ci ritrovammo di fronte seduti a tavola e Luca non cessò di circuirmi, sfruttando tutte le occasioni per palparmi, carezzarmi, farmi sentire il cazzo duro.
Appena finito di pranzare, mi prese per la mano e mi obbligò dolcemente a seguirlo di nuovo nella sua camera. Cercai di obiettare qualcosa sulla stanchezza e sulla inopportunità di due scopate a così breve scadenza; ma, come già aveva fatto, mi obiettò che erano balle e che si sentiva in forma.
Mentre scendevamo, mi appariva chiaro che il “vecchio” non aveva affatto rinunciato alla sua convinzione, quella cioè di essere l’unica persona a cui potesse spettare il privilegio di prendere la mia verginità anale. Quasi fosse un diritto naturale rimediare a una trascuratezza degli altri.
Per conto mio, dopo le emozioni della mattinata, ero quasi convinta che fosse la persona più giusta per farmi perdere quella verginità: aveva dimostrato tanta sapienza e tanta delicatezza con la mia figa che, nonostante le dimensioni impressionanti del suo cazzo, ero ormai dell’idea che sarebbe riuscito ad aprirmi nuovi orizzonti di piacere, evitando quei fastidi che – a quel che sapevo – si possono avere quando viene forzato il culo.
Indossavo ancora la solita vestaglietta corta e Luca, appena entrati, me la fece scivolare via; subito dopo si ...
... tose i vestiti e mi abbracciò in piedi, piantandomi subito il cazzo tra le cosce; lo strofinò a lungo sulla figa, mentre mi riempiva di baci il viso e la gola; poi mi baciò appassionatamente ed io tornai a sentire il frullo della sua lingua nella mia bocca, il risucchio della mia nella sua e le sensazioni di brivido che mi percorrevano il ventre e si scaricavano tra le cosce, sopra il suo cazzo.
Mi succhiò delicatamente i capezzoli ed intanto infilò una mano tra le mie natiche, alla ricerca del buchetto; quando lo trovò, si soffermò un attimo ad infilare il medio in figa, per cogliere gli umori di cui era già piena, poi infilò il medio nel culo: sentii la carne che morbidamente cedeva e si lasciava penetrare, mentre forti scariche di piacere di dirigevano alla figa che ne veniva sollecitata.
Ormai era chiaro che il suo obiettivo era il culo; e mi lasciai andare, ansiosa di cogliere anche quelle emozioni per me nuove.
Mi spinse delicatamente sul letto, mi sollevò le gambe fino a che fui totalmente aperta al suo sguardo e si inginocchiò ai piedi del letto per avere il viso all’altezza della figa: dalla mia posizione vedevo chiaramente lo specchio di fronte e un vortice Adv
di eccitazione mi colse al vedermi oscenamente scosciata davanti a lui che si apprestava a leccarmi tutta.
Cominciò dall’interno delle cosce, che percorse con lentezza quasi esasperata, facendo vibrare ogni piccolo tendine; passò poi alle grandi labbra e alla peluria che le ricopriva: vi dedicò ...