1. RAPPORTI DI BUON VICINATO – (CAP.5) LA VENDETTA DELLE DONNE


    Data: 24/04/2023, Categorie: Etero Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu

    “Chi di culo ferisce, di culo perisce, la signora Carla si vendica del dolore che le ho fatto provare.”
    
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    Quella mattina mi svegliai talmente arrapato per il sogno fatto che tanto che il mio cazzo era in tiro dovetti andare a sfogare i miei bisogni in bagno. Una sborrata enorme che schizzò sopra lo specchio senza che me ne accorgessi.
    
    Dovevo accompagnare Martina all’aeroporto per poter poi riportare la sua macchina indietro. Mi bussò mentre ancora ero in pigiama, entrò fece colazione con me e poi mi chiese di andare in bagno…
    
    Uscendo vidi che si stava leccando le dita e mi disse:“Però queste sono cose da adolescente… ancora a masturbarsi in bagno, magari stavi con qualche giornaletto porno…”
    
    Mi bacio sulle labbra e assaporai un po’ del mio sperma che aveva raccolto dal vetro in bagno e si era portata alla bocca.
    
    Quando arrivammo all’aeroporto scendendo dall’auto mi disse:“ce la fai a resistere fino a lunedì, così se devi sfogarti puoi farlo con una vera donna…”altro bacio e via.
    
    Il lunedì sera andai a prenderla all’aeroporto e data l’ora si fece portare a cena fuori. Il marito era rimasto dalla madre con il figlio e lei era tornata per il lavoro. Per il dopo cena mi fece salire da lei e mi offrì un bicchiere di whisky con ghiaccio.
    
    Parlando del più e del meno lei se ne uscì chiedendomi“allora hai sfogato di nuovo i tuoi istinti da solo e in compagnia questo week-end?”
    
    Non colsi al volo, poi mi ricordai dell’episodio dello specchio, mi misi a ...
    ... ridere e le dissi che mi ero portato “solo” la signora Carla per tutte e tre le notti…
    
    Non ci credette (infatti dopo averlo preso in culo la signora non voleva più saperne del mio cazzo…)“allora sei bello pieno…, vediamo un po'”e mi tastò per benino…
    
    “un po’ moscetto stasera… bisogna fare qualcosa”e me lo tirò fuori.
    
    Con le unghie comincio a stuzzicare la cappella che pian piano si ingrossava… “eccolo che si sta caricando…” e continuava con queste frasette da sfottò.
    
    In mente già pensavo ad uno dei suoi mega pompini, (ancora mi torna a mente il primo che mi faceva mentre il marito violava il mio didietro), ma non si avvicinò per nulla con la bocca, anzi continuava a parlare, ma io ero talmente preso nel godere quel servizietto di mani che mi stava facendo, che manco la seguivo.
    
    “Dici la verità, ti piacerebbe inculare di nuovo la signora Carla, vero? Ma tu sei stato cattivo con lei, l’hai fatta piangere ed ora io devo punirti, sai è una mia amica”
    
    Si alzò andò in camera e tornò con un fallo di gomma il doppio di quello vero del marito… me lo sventolò davanti agli occhi, poi si sedette affianco a me e mi fece chinare con la testa sulle sue gambe, mi sfilò pantaloni e slip e cominciò a sculacciarmi con quell’arnese.
    
    “Sei un bimbo monello, fai piangere le signore più grandi di te, ti masturbi di nascosto in bagno… potresti diventare cieco…”e continuava con forza… nonostante di gomma era molto duro. Si fermò e tanto pensai al peggio… poggiò l’affare con la punta ...
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