Fascino del Marocco
Data: 19/04/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... una principessa del piacere, io le annuncio che onestamente mi piacerebbe sborrare nella sua bocca tra quelle magnifiche labbra rosse. In quella circostanza m’addolora e mi rattrista con franchezza doverla lasciare in quelle condizioni, perciò chiamo ad alta voce Ahmed: lui intuisce la circostanza di getto, si denuda ed estrae di là il suo cazzo, un pene scuro di degna considerazione che immediatamente infilza la mia affascinante e incantevole femmina con la cavità orale aperta, mentre io le porgo da succhiare il cazzo.
Io stento però a crederci: è veramente sorprendente, addirittura fenomenale e impensato come lei se lo sorbisca modellandomelo e gustandoselo per bene nella sua invitante bocca, con quale inattesa e spropositata ingordigia lo acciuffa tutto dentro, caldeggiando e sostenendo gl’incitamenti ogni volta più rapidi e incalzanti di Ahmed. Lei ha una lingua da genuino colubro, in quanto io l’avverto percependola dappertutto, poiché attraversa senz’affanni né fatica tutto il pene, lei in aggiunta a ciò fa pure pressione sollecitando in modo mirabolante e cadenzato con un dito, spingendo all’interno dell’ano per incrementare ulteriormente l’acme del mio piacere. Io avverto e capto i battiti aumentare, le comprimo i seni, finché tutti e due non erompiamo perdendo i sensi e sborrando unitamente con vero piacere, io dentro la sua bocca, mentre Ahmed sopra la sua fica alquanto pelosissima imbrattandogliela, gradevole pure da osservare per quanto essa è ...
... attraente e curata.
In seguito faccio allontanare Ahmed e mi scaravento subito sul clitoride gonfio, giacché la faccio godere dal piacere, nel momento in cui mi impiastriccio totalmente le fauci delle sue bramosie e del liquido seminale del mio affezionato e fidato amico. Io tengo il suo sesso in bocca, mentre lei sbatte su e giù il corpo sul letto conquistata dall’orgasmo, alla fine la lascio, ma non ho finito con lei, in quanto si gira per riposare sul ventre e mi regala nel frattempo la vista del sedere perfetto, io lo accarezzo con cautela. Lei ha i capelli lisci e lunghi che cadono ai due lati della schiena, io cerco le sue gambe, le estorco inatteso un lamento attraversando la fenditura che separa le sue chiappe dirigendosi per svagarsi con le sue labbra bagnate e pendenti che non vedo l’ora d’aprire di nuovo. Stavolta ho realmente avidità e desiderio, sì, tuttavia di percezioni differenti e insolite, dal momento che mi rialzo e mi avvio in direzione di Ahmed per il fatto che mi faccio prestare da lui due fasciature di seta, poi la faccio rizzare e con quei nastri la immobilizzo alle due colonne nel centro della sala.
In piedi, gocce di fluidi bagnano il pavimento, io avverto Ahmed e lo faccio genuflettersi davanti ai suoi genitali. E’ la tua Ghada gli affermo e gl’indico io, al momento la devi ossequiare e riverire quanto una divinità. Lui non si fa supplicare, lecca le grandi labbra, prima una e poi l’altra, dal basso in alto e schiude le piccole. Io gli sbircio il ...